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Il decennale di Veronamercato, lo spirito oltre ai numeri: intervista a Paolo Merci

Si è celebrato in questi giorni il decennale del mercato agroalimentare Veronamercato. Era il 2003, infatti, quanto le attività si trasferirono nella nuova sede del "Quadrante Europa" di Verona.

FreshPlaza ha raccolto la testimonianza di Paolo Merci (qui sotto in foto), vice direttore del mercato da gennaio 1992 a ottobre 1998 e da allora direttore generale di Veronamercato per ricostruire la storia della struttura dalla sua origine.



FreshPlaza (FP) - Quando nasce il mercato agroalimentare di Verona?
Paolo Merci (PM) - Il Centro nacque con la posa della prima pietra il 14 marzo 1997 e venne collaudato nel luglio del 2002 per accogliere successivamente il trasferimento del mercato ortofrutticolo, avvenuto il 28 aprile 2003.

La costruzione del Centro agroalimentare, costata 90 milioni di euro, è stata finanziata prevalentemente dal Governo italiano (cioè con i soldi dei cittadini italiani). Quando si impiegano risorse pubbliche, scatta un preciso dovere da parte di chi li gestisce: fare bene le cose, e fare del bene. Perché è il desiderio di fare del bene che genera benessere.

In soli cinque anni di vita, dal 1997 al 2003, il mercato era già stato costruito e occupato per produrre ricchezza, ma soprattutto per garantire il lavoro a centinaia di persone e di famiglie.



FP - Un esordio già promettente, dunque. E poi?

PM - Dal 1991 ad oggi si sono avvicendati nel Centro 100 imprese concessionarie, 11 presidenti, 130 amministratori e sindaci, una decina di consulenti, 50 dipendenti, con 2.700 utenti che mediamente frequentano la struttura (estesa 550.000 mq) ogni giorno. Ma i numeri, da soli, non dicono ancora tutto. Dietro, infatti, ci sono le persone che hanno reso possibile una grande e spesso dimenticata prerogativa del Mercato di Verona: costituire un esempio di democrazia economica.

E' significativo ricordare che il lavoro di queste persone garantisce la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli nel migliore stato di freschezza, valorizzando il lavoro agricolo, al giusto prezzo, poiché si svolge in un regime di libera concorrenza, alla presenza di numerosi operatori alle vendite, agli acquisti e ai servizi.



FP - Quale il bilancio economico degli ultimi dieci anni di Veronamercato?
PM - Entro il prossimo 30 giugno sarà rimborsata l'ultima rata del finanziamento pubblico per la costruzione del Centro, e ciò in presenza di piccoli utili di bilancio, con cinque anni di anticipo rispetto alle previsioni dello stesso piano finanziario.

Possiamo tranquillamente dire che abbiamo fatto il nostro dovere: utilizzando al meglio le risorse pubbliche oggi Verona, il Veneto, l'Italia dispone di un Centro in grado di commercializzare e movimentare circa 430.000 tonnellate di ortofrutta l'anno per un volume d'affari di oltre 450 milioni di euro.



FP - Quale il suo personale bilancio come direttore?
PM - I numeri possono essere intesi in molti modi: talvolta servono per stupire, per dire quanto è grande una struttura o un'organizzazione, spesso sono letti in chiave economica, tradotti in grafici o istogrammi non tanto solo per semplificarne la lettura, quanto per accentuare la percezione di grandezza e di potere di chi li esprime.

Durante il convegno in occasione del decennale del Centro agroalimentare di Verona (leggi anche articolo FreshPlaza del 20/05/2013), sul tema "Opportunità e criticità del mercato globale – la Rete di imprese di Veronamercato", si è posta giustamente l'attenzione sull'aspetto economico che riveste nel nostro Paese la produzione e la commercializzazione dell'ortofrutta, la Rete di imprese di Veronamercato e l'importanza delle piattaforme all'estero per recuperare quote di mercato o sviluppare nuovi orizzonti distributivi.

In tutto questo clima di attenzione all'economia, ho preferito chiudere i lavori con un messaggio, di quelli che apparentemente sembrano appartenere ai lavori di altre tipologie di convegni o di seminari, ma che in realtà dovrebbero porsi come base per ogni ragionamento anche di tipo economico.

Sono convinto infatti che i buoni risultati si raggiungono con sacrificio, determinazione e coraggio, anteponendo il bene comune a se stessi, con la convinzione che il potere si determina attraverso la capacità di porsi al servizio degli altri.

Tutti coloro che nell'esercizio delle loro funzioni ed incarichi si trovano a gestire il potere, a qualsiasi livello, dovrebbero avere sempre presente l'impegno di servire le persone e le istituzioni che rappresentano. Questo è lo spirito che ha guidato i nostri passi.

Per maggiori informazioni:

Paolo Merci
Direttore generale di Veronamercato
Centro agroalimentare di Verona
Via Sommacampagna, 63 d/e
Tel.: (+39) 045 8632111
Fax: (+39) 045 8632112
Email: [email protected]
Web: www.veronamercato.it

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