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Spagna: caccia alle coltivazioni illegali di clementine precoci

I proprietari dei diritti di produzione di quattro varietà brevettate di clementine precoci hanno preso provvedimenti in Spagna per costringere i coltivatori illegali di questi prodotti a sradicare o legalizzare le loro piantagioni clandestine, pagando le appropriate royalties.

Le quattro varietà sono: Clemenrubi o PRI-23 (della Avasa vivai), la Clemensoon (della Anecoop), la Cultifort (dall'omonimo comune di Pego) e la Valsol (di Luis Batalla).

Queste quattro varietà sono mutazioni spontanee dalla Oronules, a sua volta derivata dalla Clemenules, e hanno la caratteristica comune di essere, attualmente, le clementine che maturano più precocemente e che vengono raccolte, nella maggior parte dei casi, già ai primi di settembre. Per questo motivo tendono a raggiungere prezzi elevati sul mercato, cosa che ha spinto molti produttori di agrumi a riprodurle nei propri campi.

I produttori interessati a queste varietà si recano di solito presso i vivai per acquistare le piantine necessarie e pagano un importo che include già un supplemento per la royalty a favore del breeder o del licenziatario. Contemporaneamente, viene tenuto un registro dei campi specifici che vengono impiantati e del numero di piante; il proprietario o il sublicenziatario è tenuto ad ulteriori controlli.

Ma esiste anche un altro modo del tutto illegale di riprodurre queste varietà: innestando marze rubate su un'altra varietà di agrumi, e questo è particolarmente ricorrente laddove esiste una diffusa mancanza di controlli. I produttori hanno agito come hanno sempre fatto, riprendendo un'antica consuetudine in ambito agricolo: chi voleva fare l'innesto prendeva dei ramoscelli dagli altri campi e li inseriva sui propri alberi.

Visto il proliferare delle piantagioni illegali, i proprietari delle quattro varietà hanno deciso di agire, e hanno deciso di farlo insieme, in modo che i produttori clandestini non possano sfuggire, sostenendo di produrre un'altra varietà, perché, in questi casi, può essere difficile identificare la varietà. Tuttavia, se i quattro proprietari delle varietà dovessero controllare tutti insieme, non ci sarebbe alcuna possibilità di negare il fattaccio.

I quattro allevatori hanno commissionato il lavoro alla società specializzata Global Brider, il cui capo, Valentín Villarroel, ha spiegato che, prima di tutto, lancerà un bando generale attraverso le organizzazioni agricole, professionali e cooperative, "avvertendo che i produttori clandestini devono regolarizzare le proprie piantagioni". Successivamente "semplicemente si pianificherà una serie di ispezioni per smascherare chi si ostina a stare fuori dalle regole".

Quanti si costituiranno per legalizzare volontariamente le proprie piantagioni pagheranno 2,5 euro per pianta, mentre quelli che non lo faranno vi saranno obbligati, e di euro per pianta ne pagheranno 5. Qualora questo non dovesse sortire risultati, ci si comporterebbe com'è già stato fatto con la varietà Nadorcott: una denuncia giudiziaria con richiesta di risarcimento danni e sradicamento obbligatorio degli impianti illegali.

Fonte: Lasprovincias.es

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione:

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