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Strategie per il controllo delle malattie fungine post-raccolta degli agrumi

Significative perdite possono verificarsi durante la conservazione e commercializzazione degli agrumi, a causa di malattie fungine, quali la muffa verde (Penicillium digitatum), la muffa blu (Penicillium italicum) ed il marciume acido (Geotrichum citri-aurantii).

In California (USA), per gestire le muffe verde e blu, che attaccano gli agrumi, vengono eseguite applicazioni con bicarbonato di sodio, imazalil (IMZ), thiabendazole (TBZ), pyrethanil (PYR), fludioxonil (FLUD) e ο-phenylphenate di sodio.

Il bicarbonato di sodio controlla parzialmente la muffa verde, la muffa blu ed il marciume acido degli agrumi, tuttavia se addizionato a IMZ, TBZ e PYR migliora l’efficacia dei fungicidi. L’aggiunta di bicarbonato di sodio è utile per ridurre le dosi di impiego dei fungicidi, inoltre questo può essere utilizzato combinato con altri trattamenti di controllo, quali agenti biologici e acqua calda.

Ciononostante, lo smaltimento del bicarbonato di sodio rappresenta un problema legislativo in alcune località, avendo la soluzione un’elevata conducibilità elettrica, un elevato pH e contenendo sodio risulta difficile da smaltire. Per questa ragione, si dovrebbero valutare composti che oltre a migliorare l’efficacia dei fungicidi siano anche di facile smaltimento.

L’acido sorbico ed i suoi sali solubili in acqua, quale il sorbato di potassio (KS), sono comuni conservanti alimentari. I sorbati hanno un largo spettro d’azione antimicrobica, tuttavia la loro efficacia dipende da patogeno, entità della contaminazione, composizione del substrato, concentrazione e pH del sorbato, presenza di altri additivi, temperatura di conservazione e tipo di confezionamento.

Ricerche hanno dimostrato che il sorbato può agire in sinergia con il calore per inattivare lieviti, muffe e batteri e può migliorare l’efficacia di alcuni fungicidi, quali TBZ e IMZ. Il sorbato di potassio non contiene sodio, ha un pH più basso del bicarbonato di sodio, ed aggiunto ad altri fungicidi è già efficace alla concentrazione di 0,5%.

Il lavoro di ricerca sugli agrumi svolto da Smilanick et al. (2008) aveva i seguenti obiettivi:
  1. determinare l’efficacia del sorbato di potassio da solo per controllare la muffa verde ed il marciume acido degli agrumi, le concentrazioni di KS saggiate erano 0, 0,5, 2,0, 3,0 %;
  2. valutare l’influenza dell’aggiunta di KS allo 0,5% sull’efficacia di fungicidi post-raccolta, i fungicidi saggiati erano IMZ, TBZ, PYR e FLUD;
  3. determinare se l’aggiunta di sorbato di potassio allo 0,5% alle miscele di fungicidi può influenzare il rilascio di residui sui frutti;
  4. quantificare l’effetto del riscaldamento sull’efficacia dei trattamenti;
  5. valutare l’influenza dell’intervallo fra l’inoculo e l’applicazione dei trattamenti sull’efficacia di questi fungicidi addizionati di KS.
La ricerca è stata svolta su aranci, limoni e mandarini, che sono stati inoculati sia con P. digitatum, 12, 24, 36 ore prima dell’applicazione dei trattamenti, sia con G. citri-aurantii, 24 ore prima dell’applicazione dei trattamenti. I trattamenti venivano applicati immergendo i frutti nelle soluzioni per 30 secondi o a 25 °C oppure riscaldando le soluzioni fino a 50°C. Dopo l’inoculo i frutti sono stati trattati con le diverse soluzioni fungicide e poi conservati per 2 settimane a 20°C e 95% UR, successivamente sono stati contati i frutti contaminati dalle infezioni fungine.

Dai risultati è emerso che il sorbato di potassio alle concentrazioni da 0,05 a 0,2 % ha inibito la germinazione dei conidi del P. digitatum e che la sua azione inibitoria è risultata maggiore a valori di pH basso (da 4 a 6), mentre a pH 7 e 8 la sua tossicità è diminuita da 3 a 10 volte, rispettivamente. La soluzione al 2% di KS applicata sui frutti per immersione è risultata la combinazione ottimale per controllare efficacemente il decadimento post-raccolta degli agrumi. L’efficacia del sorbato di potassio nel controllare la muffa verde o il marciume acido è risultata maggiore quando la soluzione di KS veniva riscaldata a 50°C. Addizionare KS ai fungicidi saggiati ha migliorato la loro efficacia senza aumentare la quantità di residui sul frutto.

KS ha aumentato l’efficacia soprattutto dell’IMZ, modesto è stato l’effetto sul TBZ, mentre per entrambi i fungicidi l’efficacia è stata migliorata quando si utilizzava il riscaldamento della soluzione. Addizionare KS ai fungicidi PYR e FLUD ha migliorato la loro efficacia nel controllare la muffa verde su limoni ed aranci, in questo caso, per entrambi i fungicidi il riscaldamento della soluzione ha avuto un effetto modesto sul miglioramento della loro efficacia.

Spesso, addizionare KS per migliorare l’efficacia dei fungicidi quando le soluzioni vengono riscaldate rappresenta solo un costo, poiché l’efficacia dei fungicidi è influenzata più dal riscaldamento della soluzione che dalla presenza di KS. Lo studio ha infatti confermato i risultati di altri lavori, secondo i quali sia i residui sia l’efficacia di IMZ, TBZ, PYR e FLUD aumentano con il riscaldamento della soluzione, infatti per evitare una presenza in eccesso di residui sui frutti si dovrebbero utilizzare dosi ridotte di fungicidi quando si applicano con il calore rispetto a quando si applicano a temperatura ambiente.

La tempestività nel trattamento fungicida favorisce un miglior controllo di queste malattie fungine post-raccolta. I trattamenti fungicidi applicati dopo 12 h dall’inoculo hanno permesso di controllare più efficacemente la muffa verde rispetto al controllo ottenuto dai trattamenti applicati 36 ore dopo l’inoculo.

Infine, i residui di sorbato sugli agrumi non sono stati studiati. I sorbati lasciano sul frutto un persistente residuo antimicrobico che il bicarbonato di sodio non lascia. Inoltre, i residui di sorbato sul prodotto potrebbero ridurre sia il rischio di diffusione di agenti patogeni per l’uomo sia i problemi legati alla quarantena dei prodotti agricoli, ciononostante i residui di sorbato di potassio rappresentano un problema per alcuni compratori. Infatti, solo di recente il sorbato di potassio è stato inserito dall’Ente per la Tutela dell’Ambiente (US EPA, Environment Protection Agency) nelle liste dei fitofarmaci a basso rischio, mentre il regolamento sull’Agricoltura Biologica vigente negli Stati Uniti (NOP, National Organic Program) emanato dall’USDA (Dipartimento di Stato per l’Agricoltura) autorizza l’impiego del sodio bicarbonato e proibisce quello del sorbato.

Concludendo, il lavoro ha dimostrato che il sorbato di potassio è una valida alternativa all’impiego del bicarbonato di sodio, poiché ha un efficacia equiparabile a quella del bicarbonato di sodio ed il suo impiego ha un minore impatto ambientale.

Studio originale. Smilanick JL, Mansour MF, Mlikota Gabler F, Sorenson D. "Control of citrus postharvest green mold and sour rot by potassium sorbate combined with heat and fungicides", 2008, Postharvest Biology and Technology, pagg. 226-238. Per maggiori dettagli: http://ddr.nal.usda.gov/bitstream/10113/17905/1/IND44020583.pdf

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