Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Le 15 cose che e' meglio non dire al proprio capo

"Pensare prima di parlare" è sempre una buon consiglio in ogni situazione, ma sul posto di lavoro potrebbe essere tradotto in: "è meglio pensare prima di parlare con il tuo capo e uscirtene fuori con qualcosa che potrebbe rovinarti la carriera".

Ed ecco qui di seguito una lista di 15 frasi che il tuo capo proprio non vuole sentire:

1. "Faccio questo lavoro solo per i soldi"
Nessun dirigente vuole sentire che la tua unica e sola motivazione risiede nella busta paga. Magari si può anche intuire che uno lavori soltanto per i soldi, ma meglio lasciar passare la cosa sotto silenzio!

2. "Sono pieno di debiti/a un passo dalla bancarotta"
Le tue questioni finanziarie non sono un problema del tuo capo. Punto.

3. "Darò le dimissioni non appena (completare la frase a piacimento")
Non importa quanto nobili siano i tuoi piani per il futuro - magari aprire un'attività in proprio o prendere una laurea, ad esempio - è senz'altro preferibile tenerseli per sé e accennarvi soltanto vagamente. Se la dirigenza dovesse capire che c'è una data precisa alla fine della tua collaborazione, potrebbe cominciare a guardarsi intorno per rimpiazzarti prima che tu sia davvero pronto ad andartene.

4. "Ho fatto un po' troppa bisboccia ieri notte"
Meglio bere qualche caffè in più, coprire le occhiaie con il trucco, che non mettersi a raccontare in giro i sordidi dettagli della serata passata in città con il tuo capo. La sua reazione sarà più probabilmente un (silenzioso) disappunto che non una simpatica complicità.

5. "Non è colpa mia"
Sei un bambinetto di 8 anni o un professionista responsabile? Meglio assumersi in proprio le responsabilità e compiere tutti i passi necessari a rimediare a un problema che, in effetti, non si è creato da solo. E se ti ritrovi nella situazione di essere erroneamente accusato di aver creato un problema, molto meglio rispondere "vediamo di venirne a capo" o "cosa possiamo fare per rimediare?", piuttosto che tirare fuori un pessimo "non è colpa mia".

6. "Mi annoio/questo lavoro è una barba"
Non te l'ha detto la mamma che solo le persone noiose si annoiano? Se stai sempre a girarti i pollici, meglio chiedere che ti venga assegnato del lavoro extra. E se invece sei impegnato ma ritieni che i compiti che ti sono stati assegnati siano "meno-che-stimolanti", comincia a pianificare come puoi farti dare un lavoro migliore, tanto nella tua azienda quanto altrove.

7. "Il mio lavoro è troppo facile"
Potresti pensare che anche una scimmia saprebbe fare il tuo lavoro, ma è consigliabile non dare al proprio capo la stessa idea - l'azienda potrebbe sempre pagare molto meno una scimmia per fare quello che fai tu.

8. "Non posso lavorare con questo o quello. Non ci vado d'accordo"
Coinvolgere il tuo capo nei tuoi conflitti personali dovrebbe essere sempre la tua ultima risorsa. Perciò, a meno di non essere proprio soggetto a minacce, o di diventare un capro espiatorio o di essere coinvolto forzatamente in comportamenti non etici, cerca di superare i conflitti prima di tutto dentro te stesso.

9. "Non posso fare questa cosa a causa del mio altro lavoro"
Nella testa del tuo capo, un secondo lavoro non è una scusa valida per non fare gli straordinari, o per non lavorare fino a tardi o non terminare un progetto in tempo. La dirigenza potrebbe domandarti, avendone piena ragione, quali sono le tue priorità.

10. "Santo cielo! Ma come facevate a farlo prima di Internet/Skype o dei cellulari?"
Pur se non si tratta di un peccato capitale, un'affermazione del genere potrebbe far sentire i dirigenti troppo vecchi e certo non ti farebbe guadagnare punti.

11. Sospirare. Fare smorfie. Roteare gli occhi. Rumoreggiare.
Le azioni del corpo sono più eloquenti delle parole. Un volto impassibile e un signorile silenzio sono d'oro quando siete in disaccordo con il vostro capo.

12. "Fattelo da solo!"
Non credo serva una spiegazione. Mai dire una cosa del genere. Mai e poi mai.

13. "E' sempre stato fatto a questo modo"
Non credo tu voglia guadagnarti una reputazione da inflessibile dinosauro, perciò mantieni una mentalità aperta sul modo di svolgere il tuo lavoro. E se sei convinto che una nuova maniera di lavorare possa essere dannosa per la tua azienda, presenta le tue argomentazioni un po' meglio che dicendo semplicemente "perché è come l'abbiamo sempre fatto".

14. Allacciare una relazione
Meglio evitare coinvolgimenti sentimentali/amicali con il proprio capo. I benefici potenziali sono ampiamente superati dai potenziali rischi. Da questo punto di vista, una eccessiva socializzazione con il proprio datore di lavoro (anche chiedendo la sua amicizia su FaceBook per esempio) può portarti a condividere troppe informazioni. Pertanto considera invece di limitare del tutto le interrelazioni sociali con il capo.

15. "Ops! Devo essermi addormentato un momento"
Suvvia, svegliati! Se ti sei fatto beccare con gli occhi chiusi, sarà molto meglio fingere una profonda concentrazione che ammettere di aver schiacciato un pisolino!