Sintomi
Sulla chioma si manifestano con un deperimento progressivo, decolorazione delle foglie e disseccamento dei rametti. La ripresa vegetativa è stentata, la fioritura debole, la fruttificazione ridotta e scadente. Il sintomo più tipico della gommosi del colletto causata da P. citrophthora è costituito da un cancro corticale che si osserva alla base del tronco ed appare come una macchia di umido sulla corteccia da cui successivamente si ha emissione di gomma.
Quando la lesione interessa tutta la circonferenza del tronco, la pianta muore. Poiché la gomma prodotta dagli agrumi è idrosolubile e nei mesi invernali viene dilavata dalla pioggia, ne consegue che il periodo dell’anno più idoneo per osservare il sintomo è l’inizio dell’estate.
Una malattia più comune della gommosi del colletto, ma con sintomi meno evidenti, è il marciume radicale, causata più frequentemente da P. nicotianae. Quando il patogeno, attraverso ferite infetta le radici più grosse, sulla corteccia si osservano dei rigonfiamenti dovuti alla formazione di sacche gommose nella zona cambiale; successivamente si ha la spaccatura della corteccia e la comparsa di tipiche lesioni dette "a occhio di rana". Attacchi a piante giovani comportano la distruzione del capillizio ed il repentino deperimento della pianta stessa.
Diffusione
Questi patogeni vivono nel terreno o sui residui radicali. L’infezione è causata da unità mobili, capaci di nuotare nell’acqua e giungere a contatto con l’ospite. Le radichette vengono attaccate nella zona di allungamento, mentre le infezioni al colletto (gommosi) si hanno in seguito a piccole ferite traumatiche sulla corteccia e quando il colletto resta bagnato per oltre 18 ore. Metodi irrigui quali l’infiltrazione laterale da solchi, così come il trasporto di terreno infetto da un campo all’altro mediante gli attrezzi di lavorazione, concorrono a diffondere velocemente i propaguli del patogeno. L’impiego di materiale di propagazione infetto, con pane di terra contaminato, favorisce la diffusione di Phytophthora anche a notevoli distanze.
Difesa
Viene praticata in maniera preventiva con l’uso di materiale di propagazione sano e di portinnesti resistenti come l’arancio amaro (Citrus aurantium), l’arancio trifogliato (Poncirus trifoliata Raf.) ed i suoi ibridi Citrange Troyer e Carrizo; Per evitare la possibilità di infezioni al colletto è preferibile tenerlo sconcato e libero da infestanti, praticare l’innesto ad un’altezza di 60-70 cm dal colletto e adottare un sistema di irrigazione che non ne permetta la bagnatura. Per ridurre il marciume delle radichette evitare, mediante drenaggio, il ristagno idrico e adottare turni irrigui lunghi. E’ importante scalzare il colletto delle piante che mostrano sintomi di deperimento sulla chioma e, in primavera, potarle energicamente.
La lotta chimica contro il marciume radicale si attua a maggio-giugno e ad agosto-settembre mediante trattamenti al terreno con Metalaxil-M o alla chioma con Phosetyl-Al. Sia preventivamente che curativamente contro la gommosi spennellare il colletto e il basso tronco con prodotti a base di Metalaxyl o di Phosetyl-Al che essendo prodotti sistemici, hanno un effetto eradicante; efficaci sono anche prodotti a base di rame quando utilizzati in modo preventivo.
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