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Con reportage fotografico

Visita al CAAT di Torino: dove il grossista e' al centro del mercato

FreshPlaza si è recentemente recata in visita presso il CAAT-Centro agroalimentare di Torino. Qui ha incontrato Ottavio Guala, presidente di Fedagromercati (Federazione nazionale delle associazioni degli operatori all'ingrosso agro-orto-floro-ittico-alimentari) e di APGO (Associazione Piemontese Grossisti Ortofrutticoli), insieme ad Antonio Carta, presidente del CAAT e Massimo Busi, direttore generale del CAAT.

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Da sinistra: Massimo Busi, Antonio Carta e Ottavio Guala.

Sita a Grugliasco (TO), estesa su una superficie di 440.000 mq (di cui 120.000 coperti), con ottimi collegamenti alla rete viaria e a poche centinaia di metri dai principali snodi autostradali, la struttura del mercato all'ingrosso ha incominciato ad operare nel gennaio 2002, in sostituzione dei vecchi mercati generali, poi destinati a villaggio olimpico per i XVIII Giochi olimpici invernali di Torino del 2006.

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Vista aerea del CAAT.

Sin dal principio della sua storia, il CAAT ha saputo tradurre virtuosamente in concreto l'impianto pubblico-privato della struttura. Come osserva Ottavio Guala: "Qui la parte pubblica - l'azionista di maggioranza è rappresentato dal Comune di Torino, con una quota del 91,62% - svolge la doverosa funzione di controllo, ma poi l'operatività è pianificata e gestita da una direzione forte, supportata da un CdA realmente rappresentativo degli interessi degli operatori e non asservito ad appartenenze politiche".

Nella componente privata del CAAT trovano infatti espressione le professionalità che utilizzano la struttura del mercato all'ingrosso e che hanno a cuore il suo corretto funzionamento: Confesercenti, Ascom (Associazione di Imprenditori del Commercio, del Turismo e dei Servizi), APGO e SITO (Società Interporto di Torino).

Il presidente Antonio Carta osserva: "Si tratta di una struttura snella, in cui le parti hanno autonomia decisionale. Abbiamo sempre potuto contare su una piena collaborazione tra ente gestore e rappresentanti di grossisti e operatori. Non a caso, in una sorta di patto non scritto, il ruolo di vice-presidente del Comitato di gestione è stato sempre affidato al rappresentante degli operatori grossisti".

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L'interno del mercato ortofrutticolo.

Coerentemente a questa impostazione, in cui la competenza specifica è l'unico criterio ragionevole per la scelta degli uomini, anche la selezione del direttore del CAAT è stata affidata ad una società esterna. L'incarico è andato infine a Massimo Busi, il quale veniva da esperienze presso CAAB (Centro agroalimentare di Bologna) e Mercato di Rimini. "Al mio arrivo in CAAT nel 2005 - spiega Busi - ho ridisegnato la pianta organica. Oggi sono soltanto 8 i dipendenti diretti del centro agroalimentare, di cui 6 laureati. Tutto il resto lo abbiamo terziarizzato".

Il presidente Carta aggiunge: "La regola aurea è: non spendere più di quello che si guadagna e fare ognuno il suo mestiere. Siamo orgogliosi di dire che il CAAT non costa nulla al contribuente e che degli incassi, soltanto il 60% viene utilizzato per gestire la struttura. Anche il mutuo sugli stabili, che scadrà nel 2012, ce li paghiamo da noi".

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Gli uffici del centro direzionale.

Presso il CAAT transitano annualmente tra i 5,5 e i 6 milioni di quintali di ortofrutta, volumi che fanno del centro agroalimentare di Torino il terzo per importanza in Italia, dopo Milano e Fondi (LT). All'interno del CAAT operano un centinaio di grossisti dotati di stand proprio. Le operazioni incominciano verso le 2 del mattino; alle 3-3:30 affluiscono gli acquirenti. Le contrattazioni si completano intorno alle 10 del mattino o anche prima. La rilevazione dei prezzi viene effettuata dal tecnico agronomo Daniele Gotto, mediante interviste agli standisti e agli acquirenti medio-piccoli, come anche a buyers di peso nazionale. I prezzi vengono pubblicati giornalmente sul sito del CAAT.

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L'agronomo Daniele Gotto (a destra) rileva i prezzi da Vincenzo Nettis (a sinistra) dello stand "Ideal Funghi".

Come sottolinea il direttore Massimo Busi: "Siamo particolarmente attenti alla logistica, e per questo vogliamo che gli autotrasporti siano già dentro la nostra struttura, dove infatti possiamo disporre di ben 400 mezzi di ogni genere. Come mercato, infatti, non dobbiamo soltanto garantire l'incontro tra la domanda e l'offerta ma assicurare che, una volta che la contrattazione è andata a buon fine, le merci si spostino fisicamente e in tempi brevi". Una curiosità: dal CAAT partono le forniture di frutta e verdura che vanno a Genova, per essere imbarcate sulle navi da crociera!

Per quanto riguarda la sicurezza e sanità degli alimenti in vendita, il CAAT effettua autonomamente controlli capillari, in base ai criteri della ASL. "I risultati delle analisi sono eccezionali - dichiara Guala - con il 99% dei campioni analizzati perfettamente in regola e con una elevatissima qualità e sicurezza dei prodotti, cosa che ci rende orgogliosi e che conferisce un ruolo molto importante al mercato all'ingrosso anche come vaglio e filtro su quello che viene poi immesso in commercio".

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I grossisti del CAAT lavorano quasi esclusivamente con acquirenti italiani di ortofrutta; l'estero rappresenta un 10% delle contrattazioni, con prevalenza di partner francesi, data la vicinanza dal confine con la Francia. "Se oggi nei paesi esteri soltanto un 30% delle forniture alla GDO-grande distribuzione organizzata passa per i mercati all'ingrosso - osserva Guala - in Italia questa percentuale arriva ancora al 60% e la GDO sta tornando ad effettuare acquisti presso i grossisti, a testimonianza del fatto che le attuali piattaforme per il rifornimento alla grande distribuzione non funzionano adeguatamente per un prodotto, come l'ortofrutta, che non è equiparabile ad una merce qualsiasi".

Ottavio Guala conclude: "I mercati ortofrutticoli all'ingrosso sono poco conosciuti nella loro funzione e valenza, spesso anche di carattere sociale. Come farebbero, ad esempio, i piccoli ristoranti o gli esercizi alimentari fuori mano a rifornirsi di prodotto fresco? I grossisti sono una categoria di persone che lavorano, e che si comportano in modo professionale con il resto della filiera. Spesso costituiscono l'unica fonte di incasso certo per i produttori agricoli. I grossisti di oggi sono imprenditori a tutti gli effetti, che rischiano in proprio su margini molto ridotti; e le difficoltà economiche si sentono. Fortunatamente, qui al CAAT riceviamo richieste di stand e vediamo un buon ricambio generazionale nella componente demografica del mercato, con eredi degni dei loro padri e con giovani che apportano nuove idee e migliorie. Questo ci fa sperare che il ruolo del nostro settore non vada disperso in futuro".

Contatti:
C.A.A.T S.c.p.A.
Società Consortile Centro Agro-Alimentare Torino
Sede legale ed amministrativa:
Strada del Portone, 10
10095 Grugliasco (TO)
Centralino: +39 011 3496810
Fax: +39 011 3495425
Email: [email protected]
Web: www.caat.it
Data di pubblicazione:

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