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Contro la pressione bassa d'estate, via libera al potassio

Debolezza, giramenti di testa, senso di svenimento: sono segnali da non trascurare, specialmente quando la temperatura esterna sale. Quando fa caldo, si sa, la pressione arteriosa tende a scendere. Questo succede perché l’organismo, nel tentativo di disperdere il calore in eccesso, dilata tutti i vasi periferici. In parole semplici, significa che i vasi sanguigni superficiali, soprattutto di braccia e gambe si allargano: il sangue tende così a ristagnare facendo disperdere il calore in eccesso.

Tutto ciò porta, però, a una diminuzione (a volte anche improvvisa) della pressione con cui il sangue stesso viaggia nel nostro organismo. E se già si soffre di pressione bassa, possono comparire più facilmente sintomi di debolezza, giramenti di testa e, nei casi più seri, svenimenti. È importante quindi proteggersi dal caldo il più possibile, per evitare brutte sorprese.

La pressione del sangue è considerata normale quando raggiunge valori massimi a 120 millimetri di mercurio e minimi pari a 80 millimetri di mercurio. Sono, in genere, tollerate variazioni in più o in meno del 10 percento. Vale a dire che una massima compresa circa tra 110 e 130 è ancora nella norma, così come una minima tra i valori di 75 e 85 millimetri di mercurio. Si può quindi parlare di pressione veramente bassa quando la massima scende sotto i 100 e/o la minima sotto i 75.

Per proteggersi dalla pressione bassa, la prima mossa è quello di reintegrare il potassio. È infatti fondamentale nel modulare la trasmissione degli impulsi nervosi e permette di controllare anche il corretto funzionamento dell’apparato cardiovascolare. È bene, quindi, dare spazio a frutta e verdura ricche di potassio: banane, kiwi, avocado, frutta in guscio, patate, prezzemolo, radicchio rosso, aglio, bieta, indivia, broccolo, carciofi, cavoli, funghi, spinaci, fagioli freschi, ceci, lenticchie, pomodori, lattuga, cicoria, finocchio, carote, sedano, cavolfiore e zucchine.
Data di pubblicazione: