Fonti all'interno dell'azienda hanno spiegato all'agenzia di stampa EFE, che, attualmente, Martinavarro produce agrumi in Huelva, nelle aziende agricole di Almonte e Cartaya e aveva già programmato di aumentare la produzione nella zona di Cartaya (ex "Tariquejo"), ma che tutto si era fermato a causa della crisi.
Secondo il giornale "Periódico Mediterráneo", in seconda opzione c'era l'acquisto dell'impianto di Citroluz, una società che ha chiuso i battenti due anni fa, con 150 lavoratori. Per investire, era essenziale la realizzazione di un terminal frutta in Huelva, collegato a Rotterdam.
Gli impianti di Citroluz erano attivi dal 1999 nella commercializzazione di agrumi e di succo di frutta super-concentrato, un sistema che permette la riduzione dei costi di trasporto. Gli impianti sono stati dichiarati "di pubblica utilità e interesse sociale" da parte del Comune locale.
Martinavarro, società dal 1946, esporta verso Regno Unito, Irlanda, Paesi Bassi, Scandinavia, Germania, Belgio, Austria, Repubblica Ceca e Polonia.