Awe Sum Organics rappresenta uno dei maggiori spedizionieri di pere bio della Rio Negro Valley (Argentina), una regione che produce alcune delle migliori pere del mondo. Le pere Bartlett (Williams) provenienti da questo territorio arrivano negli Stati Uniti da febbraio. "Abbiamo venduto e spedito le ultime Bartlett e Red Bartlett la scorsa settimana, giusto in tempo per attuare la transizione per i nostri consumatori verso le varietà Packham e D'Anjou".
"La nostre specialità, le pere Abate Fetel e Hosui, sono arrivate un paio di settimane fa e si stanno vendendo molto bene. Le prime Packham e D'Anjou sono arrivate la scorsa settimana e saranno disponibili fino a giugno, insieme alla varietà Bosc che inizierà ad arrivare nel corso della prima settimana di maggio", ha affermato David Posner, presidente della Awe Sum Organics.
Awe Sum Organics importa anche grandi volumi di mele biologiche, rappresentando il principale spedizioniere di mele bio sia in Nuova Zelanda sia in Cile. Le principali varietà sono Royal Gala, Fuji, Braeburn, Pink Lady e Granny Smith. Le Royal Gala cilene sono già in arrivo negli Stati Uniti, a cui si uniranno le Royal Gala neozelandesi alla fine di aprile (fino ad agosto).
Le Granny Smith cilene arriveranno per fine aprile, mentre la stagione di quelle neozelandesi inizierà a giugno e terminerà ad agosto. Le mele Fuji cilene faranno la loro comparsa all'inizio di maggio mentre per quelle neozelandesi bisognerà attendere qualche settimana in più (e la stagione durerà fino a settembre).
L'arrivo delle mele Braeburn neozelandesi, considerate le migliori Braeburn al mondo, è previsto per metà maggio inoltrato e continuerà fino a settembre. Infine, arriveranno le prime Pink Lady dal Cile per fine maggio/inizi di giugno, seguite a fine giugno da quelle neozelandesi, e la loro stagione proseguirà fino a settembre.
Posner dichiara che i volumi raccolti sono minori in entrambi i paesi. La causa in Nuova Zelanda è stata il maltempo. Il Cile ovviamente è stato colpito dal terremoto, ma gli effetti si vedono più per le varietà precoci come Royal Gala, che erano in fase di raccolta quando la terra ha tremato. Posner spiega che in Cile, nonostante volumi e calibri siano minori, la qualità e la colorazione delle mele sono le migliori degli ultimi anni. In Nuova Zelanda, nonostante il maltempo abbia causato molti cambiamenti e i volumi siano decisamente minori, il colore dei frutti è eccellente e la qualità è tanto buona quando sembra.
Awe Sum Organics importa frutta bio dall'emisfero sud da oltre 10 anni. "La mia visione - racconta Posner - era quella di portare gli ortofrutticoli bio nella corrente principale, sviluppando una fornitura fuori stagione di frutta biologica che andasse a compensare le forniture domestiche, in modo che i nostri clienti potessero avere frutta bio fresca per tutto l'anno. Ho focalizzato la mia impresa su questo, in modo da mettere insieme una fornitura sufficiente nel periodo controstagionale, così da rendere consapevoli i consumatori che si può avere frutta bio di qualità, indipendentemente dal periodo dell'anno".
Posner dichiara che i produttori con i quali collabora sono coinvolti in una serie di attività di produzione sostenibile. Aggiunge: "Nonostante cerchiamo di mantenere i prezzi sempre più vicini al prezzo della frutta coltivata a regime convenzionale, il costo per la produzione di frutta bio è sostanzialmente più alto". Posner sottolinea che è proprio per questa ragione che il mercato deve riconoscere un prezzo premium alla frutta bio, tale da coprire le spese di produzione. "C'è sempre pressione da parte dei distributori e dei consumatori nel pretendere che la frutta biologica abbia un prezzo simile a quello della frutta convenzionale, ma non si tiene mai conto del maggiore costo di produzione".
Rispondendo criticamente alla logica del "chilometro zero", Posner spiega che mangiare frutta fresca controstagionale di importazione sia non solo più salutare ma anche più eco-compatibile rispetto al mangiare frutta conservata per lunghi periodi in celle frigorifere, che richiedono oltretutto un elevato utilizzo di energia.
In uno studio recente, Michael Bright, ricercatore frutticolo dell'università di Bonn, ha calcolato la quantità di gas serra prodotta dalle mele neozelandesi quando vengono esportate in Germania. Questa quantità è maggiore solamente di un terzo rispetto a quella prodotta dallo stoccaggio di 5 mesi delle mele tedesche.
Inoltre, spedire frutta via mare è molto efficiente in termini di energia. Per esempio, ci vuole il 12% in meno di gasolio per spedire un container di 21 pallet di mele dalla Nuova Zelanda alla costa orientale degli Stati Uniti via mare, che per spedire un autocarro carico di 17 pallet di mele dalla costa ovest a quella est degli Stati Uniti.
La maggior parte della frutta commercializzata da Awe Sum Organics è prodotta in Nuova Zelanda. Posner ha fornito anche un link, dove i lettori interessati alla produzione di pomacee neozelandesi e alle pratiche agricole sostenibili possono trovare notizie interessanti: www.produceofnewzealand.org
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