Marciume radicale degli agrumi: cura e prevenzione
Le piante colpite da questa patologia nelle prime fasi presentano una crescita stentata con l’apparato fogliare caratterizzato da una riduzione della superficie delle lamine fogliare, internodi ravvicinati, che si traducono infine col persistere della malattia, in un completo ingiallimento di tutta la chioma.
E’ il caso di sottolineare che le piante che hanno come portinnesto l’arancio amaro risentono per prima i sintomi di marciume radicale rispetto ad altri portinnesti quali citrange troyer o c. carrizo in condizioni di terreno simili. Questo si verifica in verità soprattutto nei terreni limosio-argillosi.
Cura
Il rimedio classico consiste in una sconcatura circolare del terreno nella zona del colletto (nella foto a destra), avendo cura di far fuoriuscire le radici superficiali, successivamente intervenire con prodotti specifici a base di metalaxil + rame metallo alla dose di 150 gr per pianta di principio attivo (nella foto qui sotto) ma anche prodotti a base di solo rame possono essere sufficienti per curare i casi meno disperati.
Prevenzione
Prevenire la malattia è sempre meglio che curarla, a tal proposito conviene sempre alla ripresa vegetativa intervenire annualmente con irrorazioni fogliari di fosetil alluminio. Questo principio attivo ha un ottimo potere curativo e preventivo contro il marciume radicale. Inoltre i trattamenti fogliari preventivi, evitano i costosi interventi di sconciatura manuale del colletto.
Conclusioni
Si può affermare che in quei terreni che possono essere soggetti a problemi di marciume radicale, è sempre opportuno intervenire con trattamenti fogliari a base di fosetil alluminio, avendo cura però di eseguire il trattamento senza miscelarlo ad altri principi attivi per non incorrere in fenomeni di incompatibilità.