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Proprieta' salutari del carciofo

La coltivazione del carciofo, come noi lo conosciamo, venne introdotta in Europa dagli Arabi sin dal ‘300; notizie molto dettagliate riportano il suo sfruttamento dalle zone di Napoli e dopo vari innesti la diffusione avvenne prima in Toscana e successivamente in molte altre regioni. Nel secolo XV il carciofo era già abitualmente entrato a far parte degli usi gastronomici italiani, come dimostrano le numerose presenze in quadri di natura morta.

Oggi ci sono molte varietà di carciofo, le quali si possono raggruppare principalmente in due categorie: con spine e senza spine. Gustosi e versatili, questi ortaggi rappresentano una vera e propria miniera di principi attivi, utili sia per la digestione e la diuresi che per la cura della bellezza di viso, corpo e capelli.

Di solito si consuma soltanto il cuore del carciofo, ma si può mangiare tutto: il fiore, il gambo, le foglie e la radice. Si possono consumare i giovani carciofi crudi, con un po’ di sale, mentre quelli più grossi si mangiano cotti. E' bene non gettate via l’acqua di cottura del carciofo, in quanto essa è ricca di sali minerali e può essere aggiunta alle minestre; la sua qualità più nota è l’azione benefica sul fegato. Il carciofo combatte anche l’urea, il colesterolo, le infezioni intestinali, l’artritismo. E’ molto diuretico e depurativo.

Di questa pianta si utilizza la foglia che ha azione coloretica, ma ha anche la capacità di rigenerare le cellule del fegato, diminuisce il contenuto di colesterolo nel sangue prevenendo l’arteriosclerosi. Nella foglia di carciofo è pure contenuto un principio amaro, la cinaropicrina che ha azione antitumorale.

Preparazione del vino al carciofo: far macerare per una settimana, in un litro di buon vino bianco, 50 grammi di foglie di carciofo. Poi assumere 2 bicchierini al giorno, prima o dopo i pasti
Data di pubblicazione: