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Prodotto disponibile presso il CAAB di Bologna, a Catanzaro e a domicilio

L'uva da tavola Clarabella aderisce al protocollo biologico



L'azienda agricola pugliese Clarabella di Antonio Bernardi, localizzata nell'agro di Castellaneta Marina, in provincia di Taranto, persegue già da molti anni una via del tutto naturale alla produzione di uve in coltura protetta.

"Da circa 15 anni - spiega il titolare Antonio Bernardi - grazie ad una continua ed estenuante ricerca, ho gradualmente ridotto l'impiego di sostanze chimiche nella lotta contro i parassiti e nella fertilizzazione. La mia convinzione, infatti, è che non ci sia miglior protezione per le piante se non quella di riportarle a nutrirsi al meglio, con sostanza organica pura e non inquinata. Ormai perfino lo stallatico rischia di essere compromesso dalla natura dei mangimi somministrati agli animali".



Forte di questa convinzione, Antonio ha creato una specie di "oasi naturale", una piantagione in armonia con la natura, nella quale le sue viti crescono e prosperano. "L'aiuto che fornisco alle mie piante è del tutto naturale e mirato a rafforzare la capacità autonoma della pianta di difendersi dagli attacchi esterni. Mi sono trovato, nel corso del tempo, a ridurre le dosi di pesticidi chimici, utilizzando metodi alternativi, come ad esempio aglio in soluzione alcoolica, che si è dimostrato un valido insetticida. La riprova che la strada che ho scelto di percorrere è quella giusta mi viene dalla Natura stessa: due volte l'anno, ad esempio, nel loro sciamare, le api sostano presso la mia azienda, per poi riprendere il loro viaggio, segno che qui trovano un ambiente incontaminato".



Pur potendo vantare, fin dal 1998, certificati che attestano la totale assenza di residui chimici sulle proprie uve, solo da quest'anno l'azienda Clarabella ha richiesto ufficialmente di aderire al protocollo del Biologico, iter per il quale, a norma di legge, occorrono almeno tre anni, cosiddetti di "conversione delle colture". Da oggi inizia dunque il lancio sul mercato dell'uva Clarabella prodotta nel suo primo anno di conversione al bio.

La merce è attualmente in vendita al CAAB - Centro Agroalimentare di Bologna - presso lo stand 12 gestito dall'azienda CAMT di Luigi Campitiello e presso il Centro Agroalimentare di Catanzaro allo stand Biolfrutta di Scarpino.

Inoltre, come informa Antonio Bernardi, partirà a giorni un nuovo servizio di distribuzione, figlio di una trattativa con aziende specializzate nel trasporto del fresco,che consentirà a chiunque di comprare uva Clarabella a pochi metri dacasa. "La mia uva sarà accompagnata dallo slogan 'Quando mangi un frutto pensa a chi ha piantato l'albero', frase di un anonimo vietnamita che lessi per caso qualche anno fa e che decisi subito di fare mia. Sarò personalmente lieto di ricevere ordinativi, richieste di acquisto e anche commenti da parte di privati e di professionisti!".



Gli obiettivi futuri fissati dall’Azienda Clarabella, sono: classificazione di gusto e grado Brix garantito. "Si tratta - spiega Antonio - di due elementi fondamentali nella scelta del prodotto da parte del consumatore. Quando si mangia la frutta, non è solo il suo sapore zuccherino a risultare gradevole, ma anche quel più complesso "bouquet" di aromi, che conquista il palato e diventa un marchio distintivo di un determinato prodotto. Oggi capita di mangiare acini d'uva insipidi quanto palline da golf, appiattiti da un anonimo gusto erbaceo. Io sono invece convinto che la 'selezione naturale' che il consumatore sovrano imporrà al mercato ha già cominciato il suo processo inesorabile. Solo i prodotti che eccelleranno per aspetto, gusto e profumo, oltre che per salubrità, saranno premiati!".

Contatti:
Antonio Bernardi
Az. Clarabella
Palagiano (TA) - Italy
E-mail: antberna@libero.it
Cell.: +39 339 7432710