Di solito, i pomodori da consumo fresco vengono prodotti su una superficie complessiva che oscilla tra 35.000 e 38.000 acri (14/15.000 ettari), mentre oltre 300.000 acri (oltre 120.000 ettari) sono destinati alla coltivazione di pomodoro da industria.
Quest'anno, però, molti produttori di pomodori da mensa potrebbero aver optato per l'impianto di varietà adatte al trasformato, allettati dagli interessanti ritorni economici che si profilano per la stagione 2009. Il prezzo base per una tonnellata di pomodori da industria è salito infatti a 80 dollari, contro i 50 pagati solo qualche anno fa: si tratta di un aumento di ben il 60%. Considerando una resa produttiva per acro pari a 45 tonnellate, ogni acro di pomodoro da industria frutterebbe ai produttori 3.600 dollari.
Come risultato, sostengono alcuni esperti del settore, le superfici coltivate a pomodoro da consumo fresco potrebbero vedere quest'anno una contrazione dell'ordine del 10-15 per cento, con un calo anche del 20 per cento nei volumi prodotti.
Un caso a parte è rappresentato dalla forte diminuzione delle superfici coltivate con la varietà di pomodoro da mensa Roma, che potrebbero crollare del 50-75%, a seguito di un allineamento dei prezzi di vendita del Roma con altre cultivars più economiche da allevare.
La stagione del pomodoro californiano è cominciata quest'anno a inizio giugno, in anticipo di una settimana rispetto al solito. Al momento, i prezzi di mercato per i pomodori freschi sono molto elevati, cosa che depone a favore di un inizio avvincente per la stagione commerciale.
"Basta che non finisca come l'anno scorso, quando avevamo incominciato con ottime premesse, salvo poi ritrovarci sotto la doccia gelata dell'allarme Salmonella, di cui furono ingiustamente accusati i pomodori", commenta un operatore.