La replica di Chiquita Italia ad Alfonso Clerici
Chiquita, in occasione degli incontri finalizzati alla negoziazione del rinnovo contrattuale con Clerici Logistic Group (CLG), ha più volte inutilmente richiesto, com’era suo pieno diritto in assenza di diverse pattuizioni, che fossero applicate condizioni tariffarie e di servizio adeguate ai livelli di costi e di efficienza del mercato europeo. In particolare, Chiquita non ha ritenuto di poter aderire alle richieste di esclusiva e volumi di traffico garantiti quali precondizioni poste da CLG per un eventuale rinnovo dell’accordo. Le condizioni di mercato europee inutilmente richieste a CLG, sono state invece garantite da Reefer Terminal di Vado e Civitavecchia Fruit and Forest Terminal (CFFT), con i quali non è stato ancora siglato alcun contratto per il 2008 e anni a seguire, ma è attualmente in corso la formalizzazione delle intese sin qui raggiunte.
A fronte del mancato raggiungimento di un’intesa per il rinnovo del contratto in scadenza al 31 Dicembre 2007, CLG ha strumentalmente ricercato una rottura anticipata del contratto stesso, rifiutandosi di garantire le operazioni di sbarco della nave Chiquita Rostock a Genova il 5 Novembre 2007. In quella occasione, CLG decideva di non applicare le tariffe previste dal contratto e quindi valide sino alla fine del corrente anno, imponendo condizioni tariffarie e di servizio inaccettabili, anacronistiche e vessatorie. In conseguenza di tale atteggiamento, Chiquita si è vista costretta a dirottare il proprio traffico su Genova e Salerno verso altri porti italiani, subendo gravi danni per le sue attività logistiche e commerciali.
Nonostante la gravità dei recenti comportamenti, Chiquita ringrazia tutto il personale di Clerici Logistic Group per il grande senso di responsabilità dimostrato in questo delicato momento, le maestranze portuali di Genova e di Salerno e le competenti autorità per l’assistenza garantita nel corso della lunga e reciproca collaborazione.