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India: il moderno retail organizzato crescera' del 30-50% annuo nel prossimo quinquennio

Dopo che la sua importazione annuale di mele è quasi triplicata, l'India è diventata il nuovo mercato in pieno boom per il commercio ortofrutticolo. Inoltre, nel paese si è verificata una significativa espansione del settore delle vendite al dettaglio: sono circa 12 milioni i punti vendita in India. Nelle grandi città, i centri commerciali sono canali sempre più comuni e sono in fase di avviamento diversi canali diretti "dal produttore al dettaglio".

L'India non consente investimenti esteri diretti nel commercio al dettaglio: le imprese straniere devono quindi formare delle partnership con le aziende locali per poter entrare sul mercato. Le dimensioni del mercato al dettaglio indiano sono stimate attorno ai 180 miliardi di dollari e il retailing organizzato è destinato a crescere rapidamente: del 30-50% annuo, nei prossimi cinque anni. Attualmente, il volume del dettaglio organizzato è molto limitato rispetto alle dimensioni del mercato.

L'India dispone di una numerosa varietà di punti vendita, come grandi magazzini, supermercati - soprattutto nelle grandi città - alimentari, bazar, catene di negozi, centri specializzati e bancarelle in strada, che sono più piccole ma molto popolari. Cominciano a prendere piede tecniche di marketing e supporto promozionale, come le degustazioni e le campagne visive, per promuovere i centri commerciali e i supermercati.

L'India tratta ancora con i rivenditori europei per le esportazioni di prodotti ortofrutticoli freschi.



Innovazione: priorità alla sicurezza alimentare
L'India ha subito alcune gravi crisi di sanità pubblica a causa della mancanza di sicurezza alimentare. Gli abitanti dell'India consumano prodotti freschi crudi e non ci sono processi di lavorazione o di condizionamento in grado di garantire i consumatori.

Tuttavia, l'industria delle esportazioni ha investito molto in qualità e sicurezza alimentare, integrando gli standard ISO/HACCP/BRC/Kosher e altre norme internazionali.

L'agenzia nazionale APEDA fornisce supporto agli esportatori di ortofrutta fresca: "Apeda ha introdotto un sistema software su web per la tracciabilità di uva e melograni destinati all'esportazione sul mercato comunitario, dove è disciplinata e regolata con la completa tracciabilità fino al livello della azienda agricola (vedi anche precedente articolo). Ciò ha contribuito a bloccare qualsiasi incidenza di livelli inaccettabili di residui. Formazione e istruzione per gli agricoltori, i trasformatori e il personale dei laboratori rappresentano altre importanti iniziative in questa direzione".