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La cooperazione agricola tra India e Israele

Uri Rubinstein (nella foto accanto) ha partecipato al congresso Fresh Produce India in qualità di consulente in ambito agricolo del MASHAV, l'agenzia per lo sviluppo della cooperazione internazionale del ministero israeliano degli affari esteri.

In occasione dell'evento, Rubinstein ha esposto le principali linee operative riguardanti la cooperazione agricola tra India e Israele.

Alla base di un miglioramento e aggiornamento costante del settore agricolo indiano, Rubistein ha messo in evidenza l'importanza della diffusione dei risultati delle ricerche applicate e della innovazione tecnologica a disposizione degli agricoltori.



In tal senso, secondo Rubinstein risultano utili gli incontri tecnici e le visite guidate all’interno delle aziende e dei centri sperimentali, momento in cui viene anche sollecitata l’interazione dei gruppi di lavoro. Nello specifico, Rubinstein ha riportato l'esempio relativo ai diversi gruppi di lavoro sugli agrumi di Punjab, Haryana, Rajastan, Maharashtra e Israele, che si sono raccordati per azioni di interesse comune.

Rubinstein ha anche citato diverse iniziative avviate in India, tra le quali un centro di eccellenza per gli ortaggi (foto sopra), inaugurato nello stato indiano di Haryana, in cui si producono pomodori, cetrioli, peperoni con tecniche moderne (serre e microirrigazione) che hanno permesso di aumentare la produzione da 14 a 100 ton.

Altre progetti importanti riguardano la produzione di semenzali orticoli di qualità e la diffusione delle informazioni agli agricoltori allo scopo di migliorare la sopravvivenza delle piantine in campo e i tempi di consegna. Ad Haryana sono attivi 14 centri dimostrativi mentre sono in via di allestimento 100 ettari di coltura protetta.

Infine, Israele e India stanno collaborando per un nuovo approccio alla selezione e all’imballaggio dei prodotti ortofrutticoli freschi in un'ottica di moderna vendita al dettaglio.