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Royal Gala e Pink Lady: due mele neozelandesi alternative alla Red Delicious sul mercato indiano

Peter Beaven (nella foto accanto) è dal 2005 amministratore delegato di Pipfruit NZ, l'organizzazione neozelandese di settore per le mele e le pere. E' anche membro del direttivo della International Pink Lady Alliance e vicepresidente dell'Associazione mondiale delle mele e delle pere (WAPA).

Il suo compito principale è quello di migliorare l'accesso al mercato e ai sistemi di produzione dei coltivatori ed esportatori neozelandesi e di rappresentarli in una serie di forum nazionali e internazionali.

Nella premessa alla sua relazione presentata durante il convegno Fresh Produce India, Beaven ha ricordato che Nuova Zelanda e India possiedono molti punti di contatto (il 3% dei neozelandesi, ad esempio, è di origine indiana).

Beaven è quindi passato ad una disamina del mercato delle mele in India, con particolare attenzione alle potenzialità di cultivar come Royal Gala e Pink Lady, in "lotta" con la mela statunitense per eccellenza, cioè la Red Delicious.


L'andamento delle importazioni di mele in India - confronto tra le stagioni 2009/10 (a sinistra) e 2010/11 (a destra). Stati Uniti (in blu), Cina (in rosso) e Cile (in viola) risultano i primi esportatori. In verde la quota della Nuova Zelanda e in fucsia il resto del mondo.


Le principali varietà melicole coltivate in Nuova Zelanda: in rosso Royal Gala, in blu Braeburn, in verde Fuji, in azzurro serie Pacific, in viola Jazz, in fucsia Pink LAdy e in verde chiaro Granny Smith. Insieme costituiscono una sfida alla più importante varietà statunitense presente sul mercato indiano, la Red Delicious.


L'andamento delle esportazioni di mele Royal Gala neozelandesi in India. Grazie al fatto di costituire una nuova esperienza di gusto, i quantitativi di questa mela acquistati dall'India sono passati da 157.868 a 401.947 tonnellate solo dal 2008 al 2011.

Secondo Beaven, alla mela Royal Gala viene riconosciuto un valore "premium" in quanto: rispetta le promesse di un frutto di buon sapore, sicuro e coltivato in un ambiente sano. Inoltre, la Nuova Zelanda è la sua patria di origine, al 100%!.


Sopra e sotto: il lancio della campagna "100% Pure Apples from New Zealand" nel marzo 2011.



Pink Lady
Beaven ha anche descritto perché le mele Pink Lady siano diverse da tutte le altre: derivano da una splendida varietà, la Cripps Pink, forse la migliore mela del mondo; la qualità costante è garantita da rigidi e severi standard di qualità, uniformi in tutto il mondo; Pink Lady, infine, è un club internazionale capace di condividere informazioni al proprio interno.

Come si può evincere nel grafico sottostante, inoltre, il coinvolgimento produttivo di Pink Lady è globale: 17.000 ettari impiantati a fine 2011 per una produzione di 460.00 ton stimate.




La forza del marketing
Pink Lady è un brand mondiale che investe molto in iniziative di promozione e commercializzazione, con attività rivolte ai consumatori di tutti i paesi dove viene venduta.


Degustazioni di Pink Lady a Shanghai.


Promozione di Pink Lady in Cina.

Un'indagine condotta nel 2012 sui consumatori indiani ha messo a confronto la varietà Pink Lady con la Red Delicious dello Stato di Washington (USA). Su ogni aspetto preso in considerazione, la preferenza del consumatore è andata per Pink Lady. Così, in termini di freschezza, Pink Lady ha raggiunto il 66% delle preferenze contro il 33% di Red Delicious, mentre per la fragranza ha totalizzato l’80% dei voti contro il 20%. Ancora, per il packaging è stata preferita dal 60% dei consumatori, per il prezzo dal 73% e per succosità dal 44%.

Le prospettive della melicoltura indiana
Infine, Beaven ha fornito alcune informazioni sulla produzione di mele in India, la quale è concentrata soprattutto negli stati settentrionali del paese, cosa che comporta non poche difficoltà logistiche considerando la posizione geografica dei principali porti indiani.

Il settore melicolo indiano ha bisogno di intraprendere la via del miglioramento, non quella del protezionismo. In tal senso, Beaven ha sottolineato come le recenti misure fitosanitarie introdotte dal governo indiano siano volte a proteggere i coltivatori di mele nazionali contro le importazioni estere, mentre la soluzione migliore per il settore sarebbe invece quella del miglioramento del livello qualitativo della produzione indiana, in quanto renderebbe questa industria competitiva sul lungo periodo. E, in questo caso, il settore neozelandese sarebbe ben pronto e disposto a collaborare!