Il settore del fresh-cut, infatti, viene da anni di crescita tumultuosa, con tassi a due cifre, ma più recentemente (e in prospettiva) sta camminando a passo meno veloce. Se tra il 2005 e il 2008 la crescita anno-su-anno ha visto cifre comprese tra un +35% (2006) e un +15% (2008), le previsioni per il 2011 e gli anni seguenti navigano intorno al 5%-4% di crescita su base annua.
In particolare il segmento delle insalate in busta - che ha rappresentato uno dei comparti più precoci e ampi nello scenario del fresh-cut, ha visto in Europa indici di crescita molto diversi da paese a paese, come si evince dal grafico riportato qui sotto:
Oggi, sul totale della frutta commercializzata in Europa, il fresh-cut rappresenta l'1%, mentre il 90% degli acquisti è rappresentato dalla normale frutta fresca proposta sugli scaffali. La quota del fresh-cut aumenta quando si prende in esame il comparto delle verdure: qui essa rappresenta un 4% del totale e anche le percentuali di acquisto dei prodotti orticoli di altra gamma sono superiori rispetto alla frutta, come le verdure in scatola (8%, contro il 4% per la frutta) o quelle surgelate (6%, contro l'1% per la frutta).
Le insalate fanno la parte del leone, con un 50%, nel mercato europeo dei prodotti ortofrutticoli di IV gamma, come si evince dallo schema qui di seguito:
Nell'esaminare i futuri scenari, la relatrice Cindy van Rijswick ha messo in evidenza che, pur rimanendo prevalente nel lungo termine una tendenza al consumo di prodotti fresh-cut, gli acquirenti stanno diventando sempre più attenti e critici. Ad esempio, la sensibilità verso le tematiche "etiche" rimarrà elevata.
Il mondo dei retailers alimentari comporta inoltre nuove sfide: l'approccio multi-canale che le catene di supermercati stanno sperimentando (vedi precedente articolo), l'espansione all'estero, un assortimento regolarmente rivisto e nuove modalità di approvvigionamento (vedi ad esempio precedente articolo sulla questione del "direct sourcing"): tutte queste ragioni devono sollecitare i players del settore del fresh-cut a prepararsi per una nuova era di crescita.
In futuro, bisognerà focalizzarsi su specifici aspetti:
- assortimento, innovazione e contenuto di servizio per quelle aziende che dovranno allacciare relazioni di lungo termine con i supermercati o con la ristorazione;
- prezzi bassi ma buona qualità di base dei prodotti per le aziende che, attente soprattutto all'aspetto dei costi, riforniranno prevalentemente discount, mercati B2B (business-to-business) o acquirenti con limitato range di prodotto;
- marchio, marketing e unicità del prodotto per quanti vorranno puntare a nicchie di mercato o per i players che commercializzano a marchio proprio.