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E' il risultato dell'inverno mite. In Trentino invece voli inferiori all'anno scorso

La Drosophila suzukii rialza la testa in Emilia Romagna e in Veneto

Un inverno mite, com'è stato quello che sta per chiudersi, potrebbe non solo significare un anticipo di stagione per le primizie e le frutticole, ma anche il proliferare o meno di insetti dannosi per le colture: vedasi alla voce Drosophila suzukii, l'insetto asiatico ormai presenza fissa nel Nord Italia e spina nel fianco soprattutto dei cerasicoltori.

L'insetto in questione va a nozze con i climi miti, tant'è che fu mite l'inverno tra il 2013 e il 2014, l'annus horribilis per i produttori (cfr. FreshPlaza del 13/02/2015), a differenza di quello seguente che, rigido, portò a pochi danni da parte della D. suzukii (cfr. FreshPlaza del 17/11/2015). Quest'anno, perciò, chi conosce bene il parassita, qualche preoccupazione comincia ad averla.


Danni da Drosophila suzukii su ciliegie. (Foto d'archivio)

Per capire quale sia stata la situazione negli ultimi mesi e quale sia quella ad oggi nelle principali regioni di presenza dell'insetto (Trentino, Veneto ed Emilia Romagna) abbiamo interpellato alcuni dei massimi esponenti del settore all'interno del tavolo interregionale che si occupa della materia (cfr. FreshPlaza del 17/02/2015).

A questo punto, una precisazione è d'obbligo: quella che segue è un'analisi, diciamo una fotografia, del momento attuale fatta sulla base delle catture nelle trappole; che il numero sia alto o basso non determina automaticamente che la stagione andrà in un modo o in un altro, perché la variabili che possono influenzare l'andamento dei voli della D. suzukii sono tante. Ad oggi è possibile solo fare delle timidi previsioni; previsioni che tuttavia qualche preoccupazione la destano, specie in Emilia Romagna e in Veneto.

Veneto
Da fine autunno 2015, con il prolungarsi di un periodo asciutto senza pioggia (a novembre e dicembre la piovosità è stata inferiore ai 20 mm), si è registrato un forte crollo delle catture; crollo che è stato ancora più netto con il periodo di freddo registrato nelle prime settimane di gennaio 2016.

A febbraio però, almeno nei siti esposti e caratterizzati dalla presenza di zone umide, si è tuttavia registrato un numero di catture decisamente superiore alla media.

Emilia Romagna
Delle tre regioni, qui le preoccupazioni per come potrebbe evolvere (il condizionale, lo ricordiamo, è ancora d'obbligo) la stagione cerasicola 2016 sono maggiori. Infatti, se nel complesso l'annata 2015 è andata meglio in termini di voli dell'insetto e di danni rispetto a quella 2014, con problemi significativi solo sulle cultivar più tardive di ciliegie, il mite inverno 2015/16 non ha ostacolato le popolazioni di Drosophila suzukii.


Un insetto di Drosophila suzukii su una ciliegia. (Foto d'archivio)

A differenza di quanto si sta registrando in Trentino, infatti, a febbraio 2016 i voli dell'insetto sono di elevata entità e qualche preoccupazione per la prossima campagna c'è.

Trentino Alto Adige
Nella regione dove per prima apparve l'insetto asiatico, la situazione appare migliore che altrove. Nell'autunno 2015, la popolazione di Drosophila risultava inferiore allo stesso periodo dell'anno precedente, nonostante un 2015 caratterizzato da uno sviluppo elevato dell'insetto, simile a quello del 2014. Inoltre, per quanto mite, l'inverno 2015/16 è stato poco umido, una condizione che si ipotizza abbia aumentato la mortalità naturale nei momenti più freddi della stagione.

Nel complesso, in Trentino le catture invernali sono più contenute rispetto a un anno fa e le maggiori concentrazioni dell'insetto si trovano nei siti storici di monitoraggio in fondovalle o di buona esposizione a media altezza. Tutto ciò lascia ben sperare per un avvio delle infestazioni più contenuto nella prossima stagione.

L'attività di ricerca
Nel frattempo, prosegue anche l'attività di ricerca per trovare da un lato soluzioni alla D. suzukii, dall'altro per fornire ai produttori tutte le informazioni sul come e quando agire.

In Emilia Romagna, infatti, proseguirà il supporto ai Bollettini di Produzione Integrata con monitoraggi sul territorio regionale, in particolare nelle aree cerasicole di Vignola (MO) e Cesena (FC). L'anno scorso questo strumento era stato molto utile ai produttori per degli interventi puntuali e tempestivi.


Studio di coperture antinsetto monofilari da parte del Consorzio Fitosanitario di Modena. (Foto giugno 2015)

Contemporaneamente, il Consorzio Fitosanitario di Modena, in collaborazione con Astra, Crpv, Servizio Fitosanitario Regionale, Fondazione Edmund Mach e Università di Padova, continuerà anche la ricerca di nuovi attrattivi/trappole per migliorare le tecniche di monitoraggio e per favorire l'introduzione di sistemi alternativi di lotta come la cattura massale. Verranno inoltre condotte verifiche sul controllo biologico con parassitoidi e continueranno gli studi sull'applicazione delle reti anti-insetto, le prove di efficacia con insetticidi e le indagini sulle popolazioni resistenti ai principali formulati.

Anche le Università di Bologna e di Modena e Reggio Emilia stanno portando avanti ricerche di questo tipo.

Spostandoci immediatamente più a Nord, in Veneto, il Servizio Fitosanitario Regionale e Università di Padova hanno in programma attività di ricerca in collaborazione di ecologia spaziale e di lotta con mezzi colturali e biotecnici.


Una ricerca per una nuova trappola e nuovi attrattivi per Drosophila suzukii. (Foto d'archivio)

In Trentino invece monitoraggio, studio del comportamento e biologia della Drosophila suzukii saranno l'attività di ricerca di base sia sia del Centro Ricerche che del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach anche per il 2016. In particolare si studierà il controllo biologico con parassitoidi, anche con prove in pieno campo.

Parallelamente, proseguiranno le indagini per monitorare l'efficacia in diverse situazioni applicative aziendali delle reti anti-insetto, di diverse trappole ed esche, di sistemi di cattura massale, di attract&kill, con valutazioni di formulati di insetticidi, sia di origine naturale sia di sintesi.