La concorrenza del kiwi greco, che ha registrato un prezzo di 0,30 – 0,50 euro al kg inferiore a quello italiano, ha tenuto sotto pressione le produzioni italiane di kiwi verde fino a tutto febbraio. Poi le cose sono andate migliorando, con quotazioni e domanda di kiwi nazionale in crescita. Va annotato che i prezzi che si stanno registrando sono fra i più alti mai avuti, però non vi sono state quantità adeguate in campo. E' la panoramica scattata da Cristian Moretti, direttore di Agrintesa.
Cristian Moretti in una foto d'archivio
"Nel 2023 – esordisce Moretti – si è registrata la produzione più bassa di sempre per il kiwi verde italiano, con poco più di 170.000 ton commercializzabili e con una riduzione superiore del 30% sul 2022 che era già un'annata di ridotta produzione e lontana dai picchi superiori alle 500.000 ton raggiunti un decennio fa".
"In Agrintesa abbiamo riscontrato una buona conservazione dei frutti, anche grazie all'attenzione che i nostri soci pongono nella gestione dei frutteti, alla costante assistenza tecnica che in nostri agronomi forniscono e alla corretta epoca di raccolta, su cui poniamo estrema attenzione".
"La parola d'ordine degli operatori italiani in questa stagione è stata la difesa del prezzo e del valore: le quotazioni conseguite sono state buone e si sono posizionate sui livelli massimi degli ultimi anni, quindi allineate alle aspettative dei produttori e degli operatori stessi. Ma è stata pressante la concorrenza del prodotto greco sino a tutto il mese di febbraio: il loro kiwi verde ha sempre registrato prezzi di 30-50 centesimi inferiori al kiwi italiano e occupato in maniera prioritaria, rispetto al nostro prodotto, mercati di riferimento come quello spagnolo, nord americano e dei paesi dell'est".
Da fine marzo, il kiwi italiano ha acquisito maggiore centralità sul mercato: la minor offerta quantitativa del kiwi greco, unita a una riduzione degli operatori nazionali che dispongono ancora del prodotto, hanno consentito, e stanno consentendo, un ulteriore miglioramento delle quotazioni sul mercato.
"Agrintesa - prosegue Moretti - continuerà a servire la propria clientela di riferimento attraverso le società commerciali Alegra, Brio e Valfrutta sino a metà - fine maggio, come storicamente avvenuto sia con il kiwi convenzionale sia con quello biologico".
Conclude il direttore: "Per quel che concerne la produzione del 2024, riscontriamo una ridotta presenza di fiori e un germogliamento non ottimale in vari areali italiani, dovuti all'andamento climatico degli ultimi 8-10 mesi. E' prematuro fare delle previsioni, ma potremmo essere di fronte all'ennesima annata di produzione ridotta".
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