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Francia: flessione delle vendite alimentari al dettaglio nel 2014

In Francia, nel 2014, le vendite al dettaglio di prodotti alimentari hanno visto una flessione dell'1,7%. Per il 2015 si prevede una leggera crescita, anche se il segno resta pur sempre negativo, in quanto si stima una percentuale del -0,5%.



I dati vengono forniti dallo studio realizzato dal Fung Business Intelligence Centre (FBIC)/Global Retail & Tecnology che ha esaminato i cambiamenti in atto nel settore del food retail in Stati Uniti d'America, Regno Unito, Francia, Germania e Cina. (cfr. FreshPlaza del 20/07/2015)

In generale, le vendite del settore hanno subito una depressione a causa della riduzione delle quotazioni delle materie prime e alla presenza di una diffusa politica di riduzione dei prezzi applicata dai supermercati francesi.

Il Gruppo Carrefour ha perso da tempo la leadership di mercato ed è stato sorpassato da Leclerc, che si è posizionato in vetta alla classifica. Oltre ai quattro retailer dominanti (vedi tabella qui sotto), è doveroso ricordare l'importante ruolo giocato da Gruppi come Auchan (con €20 miliardi di vendite stimate nel 2014) e Casino (con €19 miliardi di vendite stimati nel 2014).



I diversi responsabili Carrefour che si sono succeduti hanno comunque cercato di far rivivere il supermercato introducendo, per esempio, il formato "Carrefour Planet". Nel dettaglio si tratta di un supermercato suddiviso in più aree che offre anche servizi come per esempio lo spazio per parrucchiere e altro. Si è poi cercato di lavorare sui prezzi, cercando di abbassare i costi dei prodotti delle linee più vendute.

In Francia, a differenza degli altri paesi europei, gli hard discount non hanno avuto molto successo. I francesi sono molto attaccati ai supermercati tradizionali e fanno fatica a spostarsi verso la scelta del discount. Inoltre, la concorrenza tra i grandi marchi francesi (Leclerc, Carrefour, Auchan e Casino) ha portato a minori prezzi, non dando molto motivo ai consumatori di guardare altrove.

Francia e Germania, in termini di formati di vendita al dettaglio di generi alimentari, sono agli antipodi. Mentre in Germania vanno per lo più i negozi piccoli, centrali e i discount, in Francia dominano i supermercati posizionati fuori le città.

Ci sono comunque importanti segnali di dinamismo e cambiamento che riportano un po' a quello che sta accadendo nel Regno Unito (cfr. FreshPlaza del 27/07/2015)

Carrefour, per esempio, sta spingendo molto per la diffusione dei supermercati di prossimità che hanno bisogno di spazi più ridotti, almeno per quanto riguarda il settore alimentare.

La spesa online, invece, in Francia è molto meno sviluppata rispetto al Regno Unito e pertanto le pressioni e le minacce verso i supermercati tradizionali sono inferiori. Per quanto riguarda il mercato di vendite alimentari online i consumatori francesi sembrano preferire andare a ritirare di persona i prodotti ordinati, piuttosto che richiederne la consegna a domicilio.

Complessivamente, comunque, il mercato online è ancora poco sviluppato in Francia. Nel 2014, secondo i dati Eurostat, risulta che solo l'11% dei cittadini adulti francesi abbia acquistato cibi o generi alimentari online.

Gli stessi operatori del settore non riescono a fornire indicazioni precise in merito a questo fenomeno; il che sta appunto a dimostrare la scarsa dinamicità del settore. Si pensa che l'e-commerce nel 2014 abbia contribuito solo per il 2% o al massimo per il 3% al fatturato totale del settore.

Nonostante ciò, non si deve trascurare questo importante canale di vendita, anche perché le ricerche di mercato indicano che i consumatori francesi sono molto più disponibili dei loro cugini europei a migrare verso gli acquisti in Rete.

Da un punto di vista macroeconomico, l'economia francese è ancora debole ma le prospettive per il 2015 parlano comunque di un miglioramento.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte: FBIC/Global Retail & Tecnology