"Se vedi i milioni di euro che ogni anno vanno in controlli (sui fornitori, ndr) ti rendi conto che potrebbero essere spesi meglio, per esempio in investimenti", così ci spiega durante Fruit Logistica Vladimir Cob Sevilla, amministratore delegato di Alifresca AG. L'azienda commerciale è stata acquisita da Coop Suisse ed è così diventata l'anello di congiunzione tra i produttori e gli scaffali della seconda insegna elvetica: con la succursale italiana Alifresca Italy, reperisce i prodotti principalmente italiani venduti dalla cooperativa svizzera. Con un'altra succursale in Spagna si approvvigiona prodotti spagnoli.
"Si è creato un mondo artificiale nel controllo qualità dei fornitori che non rispecchia la realtà: l'autocontrollo è vitale", continua Sevilla, anticipando quella che è una piccola rivoluzione nel rapporto produttore-Gdo: "La decisione – spiega l'AD di Alifresca – di dare in outsourcing il sistema di controllo qualità a Hortkinetix, azienda che quest'anno è stata candidata a un Innovation Award a Fruit Logistica (con l'app per smartphone QualyCheck, cfr. FreshPlaza del 17/12/2015, ndr), e che in passato ha lavorato anche con Edeka, ma finora mai con i fornitori. Ora stanno creando un sistema di controllo da usare in Italia e in Spagna per fidelizzare i processi produttivi e la qualità dei prodotti inserendo nella valutazione elementi come la sostenibilità, i temi sociali, la formazione del personale".
Vladimir Cob Sevilla, AD di ALifresca AG e Alifresca Italy, durante l'incontro a Fruit Logistica 2016.
Il cambiamento maggiore sta tuttavia – come ci spiega Sevilla – nel fatto che i controlli vengono effettuati prima di arrivare al contratto di fornitura, mentre successivamente si passa all'autocontrollo da parte del produttore/fornitore.
"Il punto di partenza – commenta Sevilla - è che abbiamo scelto un fornitore che già sappiamo che lavora in un certo modo; l'intenzione è quella di non dove cambiare fornitori a ogni campagna: un'impostazione win win in cui vincono sia la catena distributiva sia il produttore/fornitore. L'impegno nostro è di visitare il fornitore almeno una volta all'anno, per essergli vicini".
Con questo nuovo paradigma nei controlli "vogliamo dare a questo mercato molto complicato un punto di vista positivo: i nostri fornitori non sono nostri subalterni, ma partner. Non li controlliamo: li abbiamo scelti", spiega l'AD di Alifresca, il quale precisa che "questo modello funziona per la nostra dimensione. E' l'abito che ci siamo cuciti su misura per noi. Per questo il 2016 sarà un anno importante, di transizione. Coop Suisse ha fatto un'inversione importante e questo sarà l'anno per dimostrare che la scelta è stata quella giusta".
Oltre a una sede in Spagna, Alifresca ne ha un'altra proprio in Italia, nel veronese, con 8 dipendenti. "Abbiamo deciso per scelta etica di essere in Italia – riprende l'AD – e da qui allargarci all'estero (Grecia, Egitto e Turchia) in funzione della stagione, perché quando parliamo di prodotti italiani parliamo della qualità di un prodotto che merita di essere portato alla luce del giorno e non al buio delle speculazioni".
Quest'approccio potrebbe aprire nuove opportunità, in Svizzera, per il prodotti della Penisola: spazio ce n'è perché ci sono prodotti, conclude Sevilla, "che finora Coop Suisse non acquistava dall'Italia, perché c'erano altre origini più 'sexy', come per le fragole, i berries, gli asparagi".
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