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Di Rossella Gigli

Se la tecnologia OGM contribuisce alla tutela dell'ambiente, del cibo e della biodiversita'

Sì, lo sappiamo, può sembrare un'eresia abbinare una sofisticata e avanzata tecnologia come la transgenesi o la cisgenesi - cioè l'inserimento di geni di specie diverse (trans) o della stessa specie (cis) in varietà vegetali - alle idee di tutela ambientale o di biologico. Ma la stonatura è solo preconcetta, non concettuale.

L'alleanza tra tecnologia avanzata e tutela della salute umana, per esempio, è comunemente accettata dalla pubblica opinione e nessuno grida allo scandalo se una persona con un arto amputato decide di ricorre ad una protesi collegata al suo sistema nervoso per continuare a vivere normalmente, né ci sorprendiamo se un malato ingerisce farmaci di sintesi che interagiscono con i suoi sistemi biologici al fine di curare la sua malattia.

Anzi, più raffinata e personalizzata diviene la medicina e, grazie ai progressi della genomica, oggi in grado di adattarsi all'unicità fisiologica del singolo paziente - derivante a sua volta dall'unicità del patrimonio genetico (DNA) di ciascuno di noi - tanto più efficace diventa la cura e il suo impatto positivo sulla qualità della vita della persona.

La modificazione genetica delle specie vegetali è stata spesso accusata di voler uniformare le piante distruggendone la varietà di forme e di individui, e mirando solo ad una standardizzazione con finalità puramente commerciali. Se questo può essere forse stato vero agli albori del biotech (che include, ma non si esaurisce, negli OGM), oggi però se ne intuiscono le grandi potenzialità di diversificazione sia nelle applicazioni sia nei risultati.

Biotech dunque può essere non solo la varietà che resiste ad un certo agente chimico (1), ma quella che non ha bisogno di alcun agente chimico per sopravvivere agli attacchi di parassiti e fitopatie (2); biotech può essere la specie salvata dall'estinzione (vedi articolo correlato), il recupero e potenziamento di un carattere genetico di antiche varietà, la fortificazione degli aspetti nutrizionali e funzionali benefici di un alimento (vedi caso della super banana), lo sviluppo di colture resistenti a condizioni climatiche estreme, a tutela dell'approvvigionamento di cibo, cioè della "Food Security". Biotech è probabilmente quello che darà di che mangiare agli equipaggi delle stazioni spaziali o alle colonie umane su pianeti diversi dalla Terra.

Di certo, a fare la storia saranno quei Paesi che avranno investito in ricerca anche su questo fronte avanzato, senza precludersi potenziali sviluppi benefici per mal poste questioni di principio.

Clicca qui per leggere l'appello dei ricercatori a ripensare l'approccio dell'Italia alla questione degli OGM.

NOTE:
(1) = Per esempio come nel caso della resistenza ad un erbicida, sostanza comunque utilizzata in agricoltura convenzionale.
(2) = Come ad esempio il mais Bt resistente alla piralide, un insetto nocivo che causa gravi danni alla pianta e facilita la diffusione di una temibile malattia fungina (fusariosi) che produce le micotossine, pericolosissime molecole naturali ad azione cancerogena e teratogena che si concentrano nella catena alimentare. Evidente quindi il vantaggio per la salute del consumatore nell'utilizzare alimenti derivanti da mais Bt piuttosto che da mais convenzionale.