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Presto sugli scaffali Conad la nuova campagna dell'arancia Ovale dell'Anapo

Una produzione quasi abbandonata, un territorio da tutelare e preservare, antiche necropoli rupestri protette dall'Unesco: questi gli ingredienti di una storia di riscoperta e rilancio partita nel 2005 e che oggi celebra l'avvio imminente di una nuova stagione positiva.


Uno scorcio sul fiume Anapo

Siamo nelle terre di Pantalica, località naturalistico-archeologica della provincia di Siracusa, nella valle del fiume Anapo, sulle cui sponde rocciose si elevano agrumeti terrazzati di una speciale cultivar tardiva di arancia: la cosiddetta Ovale, o calabrese, forse per via del fatto che potrebbe essere stata originariamente selezionata in Calabria.



Fino a venti anni fa, l'arancia Ovale era molto gettonata: la acquistavano quasi unicamente i commercianti della Penisola sorrentina, per fornirla alle strutture ricettive e ai ristoranti del luogo. Idonea a essere conservata nelle grotte naturali di Sorrento, mantenendo così inalterate le sue proprietà gustative fino ad agosto inoltrato, l'Ovale era di fatto l'unica arancia disponibile nel periodo estivo. Tuttavia, un decennio fa questa particolare produzione agrumicola ha rischiato l'estinzione.



Il Presidente della Cooperativa Ovale dell'Anapo-Terre di Pantalica, Michele Miceli, ricorda: "L'apertura dei mercati internazionali, con l'arrivo di merce controstagionale, e la difficoltà di questa coltivazione dovuta alla conformazione impervia del terreno e ai conseguenti costi di produzione, avevano condotto molte aziende del luogo ad abbandonare gli agrumeti".



Un vero e proprio disastro non soltanto per le imprese, ma anche per la tutela di un paesaggio estremamente particolare. Nella valle del fiume Anapo sorgono infatti antiche necropoli rupestri, oggi Patrimonio dell'Umanità. Il comprensorio è quello del Siracusano, e in particolare del Comune di Sortino, che nel 2015 ha insignito l'arancia Ovale della denominazione comunale De.Co.


Il Comune di Sortino (SR)

Ma la vera svolta per il recupero di questa produzione tradizionale prende le mosse nel 2005, quando la catena di supermercati Conad si interessa alla storia del luogo e decide di contribuire al rilancio dell'Ovale mediante un programma di acquisto annuale sulla quasi totalità della produzione. Il programma di fornitura consente ai produttori un'adeguata remunerazione del prodotto, cosa che incentiva il recupero degli antichi agrumeti terrazzati e l'aumento della produzione, oggi giunta a circa 1500 tonnellate.


Gli agrumeti terrazzati

Il presidente Miceli ci dice: "I soci della nostra cooperativa sono circa una quarantina, più altri piccoli conferitori non aderenti. L'Ovale, anche detta arancia bastarda a causa delle diverse fioriture della pianta di cui però solo la prima dà i frutti migliori, presenta una polpa completamente priva di semi, con colore spiccatamente arancione, buccia sottile e liscia. La produzione di quest'anno è attesa, nonostante la siccità, di ottima resa qualitativa. Inizieremo il raccolto ad aprile e proseguiremo fino a tutto maggio".


Sopra: la raccolta; Sotto: casse di arance trasportate con un sistema a carrucola



La raccolta di questo agrume avviene in un'unica passata e non in più stacchi come altre tipologie di arance. La merce viene inviata ai confezionatori (tra cui le ditte Colleroni, 3 Moretti e Zuccarello) che poi effettuano la cernita, il confezionamento e la consegna a Conad.


Sopra e sotto: fasi di cernita in uno degli stabilimenti di confezionamento



Il prodotto è disponibile in confezioni da un chilo e mezzo con etichetta "Ovale dell'Anapo" ed è commercializzato da Conad in tutta Italia nel periodo di aprile e maggio. Raggiunto da FreshPlaza, il responsabile acquisti Freschissimi della catena Daniele Furlani commenta: "L'aspetto più importante di questo programma di fornitura è che ha ad oggetto il recupero di una delle produzioni più antiche della Sicilia, che sarebbe altrimenti andata perduta. Un segnale molto positivo che va visto insieme al ritorno di giovani agricoltori nella vallata, con nuovi investimenti".

Come precisato dal responsabile ortofrutta - Gianmarco Guernelli - la catena Conad si è impegnata a ritirare tutta la produzione, organizzando almeno due iniziative promozionali a livello nazionale per dare impulso alle vendite e far conoscere sempre meglio questo ottimo agrume tardivo a polpa bionda che riesce a completare in parte la campagna italiana.

Guernelli conclude: "Volutamente abbiamo lasciato in etichetta la denominazione Ovale dell'Anapo, al fine di far conoscere meglio questa eccellenza di nicchia, iscritta all'interno di un contesto paesaggistico senza pari".