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Intervista a Maurizio Brasina di Coop Italia

Il peso delle forniture siciliane in una delle principali catene italiane di supermercati

Sugli aspetti qualitativi nelle forniture alla Gdo-Grande distribuzione organizzata, la svolta epocale si è avuta grazie a Coop Italia nel 1988, con l'introduzione dei prodotti della linea "Con Amore Coop" che ha segnato un'evoluzione sugli aspetti qualitativi dell'ortofrutta. Ne parla in un'intervista Maurizio Brasina, responsabile qualità dell'insegna italiana per eccellenza, nel descrivere alcuni "tratti" dell'approvvigionamento della distribuzione moderna italiana.

"Coop Italia, per certi versi, rappresenta un unicum nel suo genere - specifica Brasina - perché si tratta di un'associazione di consumatori che per il 95% si rifornisce da produzioni italiane, fatta eccezione per i prodotti che non si coltivano in Italia, come ad esempio banane e ananas. Sui volumi annui totali, pari a circa 450.000 ton, il 17% proviene dalla Sicilia: arance, limoni, pomodori, melanzane, zucchine, peperoni, patate novelle, pesche, ecc . Ma c'è anche molto altro!"

Maurizio Brasina

"In questo momento, per esempio, anche le carote provengono dalla Sicilia - prosegue il manager - perché si tratta di un prodotto fresco e di alta qualità, ed è quello che noi vogliamo: l'esaltazione del sapore. D'altra parte, le criticità in generale non mancano ed è per questo che tendiamo a consolidare i nostri fornitori, scegliendo tra i prodotti migliori da posizionare come, tanto per fare un altro esempio, arance rosse e bionde siciliane per la nostra linea alto di gamma "Fior Fiore". Quest'anno, nonostante i calibri piccoli che hanno caratterizzato la campagna, abbiamo puntato sulle caratteristiche organolettiche oltre che sulla qualità merceologica, e le vendite ci hanno dato ragione".

Posizionamento a scaffale del pomodoro ciliegino
"Negli ultimi anni, le produzioni di pomodoro hanno presentato diverse difficoltà - racconta Brasina - Le virosi hanno creato problemi tali da intensificare le nostre attenzioni su coltivazioni sempre più specializzate e in strutture tecnologiche per mitigare l'uso di fitofarmaci, fertilizzanti e dell'acqua irrigua. L'attenzione è viva pure sulla gestione delle materie plastiche e dei materiali di risulta. Crediamo nella sostenibilità! Anche la presenza di tantissime varietà nei vari segmenti, almeno per il pomodoro, rende il nostro lavoro molto selettivo. I nostri posizionamenti a scaffale per i prodotti a marchio sono: "Fior Fiore" alto di gamma, " Coop Origine" mainstream, "Vivi Verde-Coop " linea biologica. Il nostro obiettivo è garantire prodotti sicuri, convenienti, che soddisfino il consumatore sotto l'aspetto organolettico.

"Per il pomodoro ciliegino, i canoni di valutazione sono diversi - rivela l'esperto - Sicuramente consideriamo un ciliegino tale se il suo calibro è inferiore a 30 mm, diversamente è classificato come pomodoro "tondo a grappolo ciliegia". Resta importante il rapporto tra grado Brix e acidità! Il pomodoro è uno di quegli articoli che meglio si prestano alle promozioni. Queste possono avvenire in diversi periodi dell'anno, ma in genere per il ciliegino si concentrano a maggio, con la maggiore qualità e quantità disponibile".

Ecco i requisiti essenziali per diventare fornitore Coop Italia
"Una struttura commerciale deve avere come requisiti possibilmente le certificazioni IFS e/o BRC - dice Maurizio Brasina - ma anche un'organizzazione interna in grado di fornire un'adeguata assistenza tecnica alle aziende conferitrici, un responsabile qualità in grado di interloquire con la GDO, il quale deve mantenere un alto livello nel controllo nei passaggi della filiera che precedono la cessione al distributore. Per quanto attiene le aziende di produzione, chiediamo una grande esperienza nella coltivazione dei prodotti, adottando a seconda dei casi metodi di produzione integrata e/o biologica, nel rispetto rigoroso dei disciplinari regionali e delle leggi di riferimento; Inoltre, richiediamo che le aziende agricole siano certificate GlobalGAP - GRASP con l'impegno di rispettare le buone pratiche in agricoltura e perseguire l'adozione di tutte le pratiche dell'agricoltura di precisone, al fine di ridurre gli input e migliorare il livello qualitativo dei prodotti.

Coop Italia accoglie il melone gialletto per la prima volta
"La Sicilia resta per noi terra di meraviglie - conclude l'intervistato - che si presta a produzioni di nicchia, oltre che di commodity (agrumi, ortaggi...). Da diversi anni ormai abbiamo maturato l'esperienza con i fichi d'india, che al nord sono sempre più apprezzati, sebbene non sufficientemente conosciuti. Lavoriamo molto con le patate novelle che si dimostrano sempre di elevata qualità. Da quest'anno inseriremo per la prima volta nella linea di Insegna i meloni gialletti, avendo già individuato le zone produttive e una varietà principale che è stata scelta per gusto e omogeneità di dimensione dei frutti nelle varie epoche di trapianto, da precoci a tardivi, con un calibro che si restringe in un range da 1,5 a 2,5 kg. I consumatori del nord Italia fin qui hanno conosciuto maggiormente il melone retato ed è arrivato il tempo di proporre un'altra delle eccellenze siciliane, a partire da questa estate".

Per maggiori informazioni:
Coop Italia
www.coop.it