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Spice24 contro la moria del kiwi

La salvezza del kiwi potrebbe derivare da un nuovo portainnesto?

I coltivatori italiani di kiwi cercano da anni soluzioni genetiche alla "moria", tristemente nota fisiopatia che porta al deperimento della pianta di actinidia.

La moria, una malattia del terreno che colpisce le piante di actinidia (kiwi), è stata riscontrata per la prima volta a Verona nel 2013 e da allora si è diffusa in diverse altre zone d'Italia, tra cui Latina, la più grande provincia italiana produttrice di kiwi. La moria ha devastato la produzione di Actinidia (kiwi) in Italia, con un calo dei volumi di raccolto da un massimo del 2015 di oltre 550.000 tonnellate, a meno di 210.000 tonnellate prodotte oggi. Le piante di kiwi colpite soffrono in produttività e salute nell'arco di 2-3 anni, rendendo antieconomico per i coltivatori continuare la produzione di actinidia.

L'introduzione di un nuovo portainnesto chiamato Bounty71/Sav1 a Verona nel 2015 ha rappresentato una luce di speranza in un periodo buio per i coltivatori di actinidia in Italia.

Il Bounty71/Sav1 ha fornito ai coltivatori di actinidia (verde, giallo e rosso) almeno una speranza di avere un futuro in Italia; tuttavia il Bounty71/Sav1 si sta dimostrando un portainnesto poco duraturo quando viene utilizzato nei frutteti di Hayward (kiwi verde). L'innesto di Hayward su Bounty71/Sav1 (actinidia verde) in frutteto è difficile, e la scarsa vigoria dei portainnesti Bounty71/Sav1 rende difficile ristabilire l'impianto dei frutteti esistenti.

Sono state proposte diverse altre soluzioni, tra cui drenaggi del terreno, prodotti chimici (un'operazione quasi impossibile e soggetto a residui nei frutta) e la fumigazione del suolo (da tempo vietata nell'UE). Le sperimentazioni in questo campo sono in corso, ma non sono emerse soluzioni pratiche concrete per i coltivatori di actinidia ormai disperati.

Un piccolo gruppo di coltivatori di actinidia di Cisterna di Latina, non disposto a perdere la speranza, ha cercato di trovare soluzioni genetiche per risolvere il problema della moria, e la loro scelta è stata quella di provare a risolvere il problema introducendo in Italia portainnesti selezionati resistenti alla malattia.

L'incrocio selettivo di Actinidia rufa, una specie di kiwi nota soprattutto ai coltivatori del Giappone e della Corea del sud, e ben nota nella letteratura scientifica per essere più tollerante alle cattive condizioni del suolo e alle malattie del terreno, tra cui pythium, phytophthora e rhizoctonia (e in grado di produrre kiwi gialli, rossi e verdi di maggior valore), ha portato all'importazione di incroci di semi selezionati dal Giappone in Italia nel 2021.

Dal 2021 il materiale importato è stato monitorato in vitro e in vivaio, culminando nella selezione e nel brevetto di una nuova varietà di portinnesto, provvisoriamente denominata Spice24. Si spera che Spice24 possa aiutare i coltivatori, soprattutto per la coltivazione di actinidia in Italia a ristabilire i loro frutteti e il loro sostentamento economico. Le piante sono state offerte gratuitamente a un numero selezionato di coltivatori per aiutare a proseguire le prove sui frutteti nella provincia di Latina con interesse e ampia partecipazione nelle prove. I proprietari di Spice24 sono alla ricerca di sponsor per promuovere lo sviluppo di portinnesti commerciali di kiwi in Italia e in Europa, e comunicheranno durante la fase sperimentale tutti gli sviluppi del processo, rendendo pubblici i risultati a tutti i coltivatori d'Italia ed Europa di actinidia.

Per maggiori informazioni:
+39 375 6232675
spice24rootstock@gmail.com

Data di pubblicazione: