Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Agrumi siciliani: no assistenzialismo, ma aiuti concreti per poter lavorare

"I danni per l'ortofrutta siciliana sono ingenti e devastanti" afferma Rocco Lardaruccio (nella foto a destra), amministratore della COA, adesso che in Sicilia è tornato il bel tempo ed è possibile fare una stima di quanto accaduto nei giorni scorsi nelle zone del calatino, siracusano e catanese (cfr. precedente articolo).

"Mai ricordo di aver vissuto una tale calamità, né la ricordano i miei concittadini più anziani - prosegue Lardaruccio - Perché? La risposta è assurda ma semplice: nessuno ha provveduto alla manutenzione degli argini dei torrenti e dei muri di contenimento che hanno ceduto".

"La forte pioggia ha poi fatto il resto, facendo straripare fiumi e allagando talvolta anche oltre due metri e mezzo dal piano campagna - spiega Lardaruccio - L'arancia rossa, simbolo di questa zona e fonte di reddito per centinaia di famiglie, è stata duramente colpita ancora una volta dall'indifferenza. Non cerchiamo assistenzialismo, ma il Governo deve riconoscere lo stato di calamità naturale, poiché i danni alle colture e alle infrastrutture si contano in milioni di euro e il rischio è di perdere quote di mercato e centinaia di posti di lavoro".

Data di pubblicazione: