Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Una ricerca sull'impiego dei social media da parte della Gdo

Per la Grande distribuzione organizzata il futuro e' social

Un'analisi dei contenuti più performanti, i format maggiormente apprezzati dagli utenti e le diverse strategie di content marketing adottate dalle principali insegne della Grande distribuzione italiana. Queste sono alcune delle domande alle quali cerca di offrire una risposta il report "La performance online della GDO italiana", realizzato tramite il software di social listening e web monitoring Digimind.

Il numero dei social si è moltiplicato e molti sono, o possono essere facilmente incrociati: Facebook e Twitter, Linkedin, e poi Pinterest, Instagram, Google Plus, Tumblr. Perché non misurare anche le discussioni sui sistemi di messaggistica istantanea, come WhatsApp, Telegram, Snapchat, Line? Recensioni, commenti, interazioni, e per le aziende la ricerca del reach.

Presidio dei social, interazione, ma anche dimensione aziendale, capacità dei manager di proporre. La Gdo non è semplicissima, è articolata e la sua immagine è legata a tanti fattori. Ma si possono confrontare le insegne?

L'analisi ha permesso di individuare i 4 quadranti principali: e-reputation, attenzione verso i principali trend di consumo e campagne commerciali, chiavi di ricerca e ottimizzazione sui motori di ricerca, risultati sui social e relativa strategia di supporto.

L'immagine delle insegne, poi, dipende anche dal comportamento a 360 gradi, come per esempio Lidl che si è vista penalizzare anche sui social dopo la multa di oltre 500mila euro dell'AGCom per olio Primadonna che non era extra vergine, per cui l'analisi ha una valenza temporale limitata. In qualsiasi caso. Auchan, Carrefour, Conad, Coop, Despar, Esselunga, Lidl e Penny hanno ovviamente un percepito che è relativo al proprio fatturato e al numero di clienti. Coop, Conad e Carrefour svolgono il ruolo di leader e le due aziende italiane sfruttano anche il fatto di poter comunicare in maniera diretta attraverso le assemblee dei soci. Lidl è però l'insegna che riesce meglio a far parlare di sé e a entrare in contatto coi clienti, seguita da Coop e Conad.

Clicca qui per leggere di più su www.businesscommunity.it.
Data di pubblicazione: