A metà febbraio 2016 si è svolto un incontro fra imprese associate a "Centromarca" e Amazon per un confronto sulle opportunità e i vantaggi che l'e-commerce può portare alle imprese. FreshPlaza ha contattato proprio Centromarca, ma, con molta cortesia, c'è stato risposto che le loro attività di relazioni con le aziende della distribuzione moderna sono riservate ai soli associati e che quindi non si divulgano informazioni alla stampa.
Ci basiamo quindi sul documento distribuito alle aziende, dal quale si evince una grandissima preparazione e organizzazione. Alla base di tutto, i vantaggi che le aziende presenti su Amazon - nel nostro caso quelle fornitrici di ortofrutta - possono ottenere: massima distribuzione sul territorio, logistica veloce ed efficiente, nessun costo di set up o listing fee; bassi costi di gestione; piattaforma per l'innovazione. Senza dimenticare che si tratta di una vetrina in grado di raggiungere, potenzialmente, milioni di consumatori.
Linee guida per diventare fornitori
Le linee guida rilasciate durante l'incontro di febbraio indicano un arco temporale di un mese dal momento in cui si attiva l'account in Vendor Central al momento in cui si arriva all'attivazione o alla selezione degli ordini, dopo aver creato un catalogo. Il Vendor Central è la piattaforma nella quale devono registrarsi i fornitori. Collegandosi al sito, si giunge alla schermata di accesso. Qui il messaggio di benvenuto spiega che si diventa fornitori su invito e occorre inserire i codici già ricevuti. Altrimenti, se non si è stati invitati, ma si desidera comunque proporsi, occorre contattare Amazon Vendor Central.
Acquistare su Milano
Ma come avviene l'acquisto dei prodotti da parte dei consumatori? Come semplici utenti-consumatori, ci siamo collegati ancora una volta tramite la app di Amazon Prime Now. La barra del "cerca" ci chiede di cosa abbiamo bisogno oggi. Digitando "verdura fresca" compare il codice di avviamento postale al quale può essere effettuata la consegna (per oggi solo Milano - CAP 20161) e di seguito un elenco con i migliori 18 risultati.
In testa, figurano i broccoletti da 500 grammi (distributore Peviani), pomodoro datterino da 250 grammi (distributore Azienda Lorenzini Naturamica), poi carote, insalata valeriana (distributore Latteria Soresina), per proseguire con pomodoro cuore di bue, peperoni dolci, rucola, radicchio, cipolle, pomodoro a grappolo, misticanza, aglio, insalata mista.Se invece di verdura cerchiamo frutta fresca, compaiono 12 risultati con banane, mirtilli , mele golden, kiwi, mele Fuji, ananas, limoni non trattati, mango, avocado, mele Granny Smith e si tratta in tutti i casi di articoli distribuiti da Peviani, con il melone della Lorenzini Naturamica.
Se ci viene voglia di ciliegie, dato che siamo in stagione, facendo un'apposita ricerca compare l'articolo, anche questo distribuito da Peviani, in confezioni da 350 grammi. Se la voglia invece passa alle fragole, la ricerca non dà risultati di frutta fresca ma solo trasformati come succhi e marmellate.
Sembra quasi che si tratti di prove generali per un vero e proprio sbarco in un nuovo canale di vendita che si affiancherà a quelli tradizionali. Ed è bene non lasciarsi sorprendere, rimanendo poi a cercare un'affannosa rincorsa. Se infatti non si è così lungimiranti per prevedere il futuro, basta guardare cosa capita in altre nazioni. Un esauriente servizio di ieri su Repubblica.it (leggi qui) spiega cosa sta accadendo a Londra. Amazon ha debuttato con gli alimentari in UK nel 2010 e oggi conta 130mila referenze (fra fresco e surgelato) con consegna in 69 zone diverse (= codici di avviamento postale). No, non è proprio il caso di farsi cogliere impreparati...