Fedagromercati da sempre schierata a favore dell'articolo 62
"Se ci si attenesse scrupolosamente alle prescrizioni di questo articolo - ha dichiarato Di Pisa, esprimendo un parere in relazione alla recente vicenda che ha coinvolto la catena Coop - verrebbe finalmente rispettato quell'equilibrio e quella correttezza commerciale che, molto spesso, è dimenticata da alcuni componenti della filiera distributiva.
"Sarebbe infatti ipocrita disconoscere - prosegue Di Pisa - l'esistenza di gabelle e di oneri aggiuntivi che, a vario titolo, vengono addebitati sotto forma di contributi marketing, ristorni commerciali ecc. Sarebbe altresì ingenuo non riconoscere, che tali comportamenti, sono lesivi non solo dell'etica commerciale, ma anche delle tasche dei consumatori, sui cui logicamente, graveranno le maggiorazioni del prezzo di vendita. Mentre sarebbe giusto ammettere che finché si è interlocutori privilegiati della grande distribuzione, si è disposti ad accettare anche condizioni contrattuali penalizzanti".
"Da sempre Fedagromercati si è schierata a favore dell'articolo 62 e in tutte le sedi ne ha chiesto l'applicazione a tutela degli interessi degli operatori. Per una volta però questo tema è arrivato alla stampa nazionale (vedi l'articolo della Gabanelli sul Corriere della Sera) e se n'è parlato all'interno di un organo istituzionale come il Senato (vedi l'interrogazione del 26 gennaio dell'On. De Petris sull'argomento). Per questo motivo auspico - conclude Di Pisa - che l'episodio in questione non rimanga fine a se stesso ma possa essere da stimolo per tutti gli attori della filiera nell'ispirare comportamenti commerciali rigorosi, corretti e soprattutto trasparenti, tali da garantire l'efficienza del sistema e l'economia per il consumatore".