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"Luca Battaglio: "Vi racconto la nostra esperienza sull'import ortofrutticolo, in particolare quello dal Peru' "

"Tutti nel mondo stanno cercando di trovare nuovi sbocchi commerciali per abbandonare il vecchio continente e andare verso i Paesi emergenti, magari meno esigenti sotto il profilo normativo, perché più remunerativi. In questo momento, il sistema Europa attrae poco, compreso il sistema Italia, quindi è più merito della singola azienda se riesce ad attirare flussi di import-export". Così Luca Battaglio, Presidente Gruppo Battaglio, analizza la situazione dei flussi commerciali di prodotti ortofrutticoli a livello internazionale, in un'intervista rilasciata a FreshPlaza.


Luca Battaglio.

"Si pensi per esempio agli esportatori di pere Argentini, che hanno snobbato il vecchio continente per la Russia, in quanto aveva prezzi più vantaggiosi e meno esigenze in termini qualitativi; successivamente troppi esportatori argentini si sono proposti sul mercato russo, fino a raggiungere la saturazione, per cui l'Argentina ha puntato sul Brasile. Ma se quest'ultimo è in crisi, con il Real che si è svalutato e il potere d'acquisto che è diminuito notevolmente, forse il prossimo anno ritorneranno a proporsi al mercato europeo!"

"Questo esempio - dichiara Luca Battaglio - serve per spiegare che bisogna effettuare una strategia di distribuzione dei prodotti su più mercati e non seguire le tendenze del momento".

Un prodotto fresco che si conserva sempre più a lungo può destabilizzare il mercato
Anche perché, nel frattempo, le tendenze e i ritmi del commercio ortofrutticolo sono stati profondamente mutati dall'avvento di nuove tecnologie. Come quelle per la conservazione della frutta.

L'imprenditore osserva: "La deperibilità della frutta è sempre stato il fattore che ha reso il mercato ortofrutticolo dinamico e attento nel collocare velocemente il prodotto; ora però, se il prodotto si conserva eccessivamente, si rischia di "addormentare" l'intero sistema, creando degli stock che non si riesce a gestire. Noi non siamo attrezzati mentalmente alla gestione degli stock, o alla previsione dei mercati; noi produciamo in base a quello che piantiamo e a quello che la natura ci permette di produrre, ed è tutto casuale; non c'è pianificazione e programmazione, per cui avere prodotti freschi conservabili per lungo tempo significa dover fare un diverso ragionamento su quello che sono le coltivazioni e le produzioni".

Un esempio concreto viene dall'esperienza commerciale di Battaglio: "Prima potevamo importare mele fresche da aprile a giugno (che arrivano da Cile e Argentina) ora non possiamo più, perché in quei mesi disponiamo ancora di mele italiane in perfetto stato di conservazione; lo stesso sta accadendo per le pere. Non ha senso iniziare una nuova campagna commerciale, se ci sono ancora prodotti stoccati dall'anno prima. A fronte di questi fenomeni, siamo convinti che dovrebbe aumentare l'importazione di frutta tropicale, se si cominciasse a fare più comunicazione sul valore funzionale di questa frutta, se la filiera italiana iniziasse a valorizzarla attraverso una migliore disposizione e comunicazione nel punto vendita, allora avrebbe senso pensare che in futuro si punterà su prodotti alternativi, che in Europa non si coltivano, dato che vi sarà meno spazio per i prodotti controstagionali e complementari ai nostri".



Il rapporto con il Perù
Da diversi anni, il Gruppo Battaglio lavora con il Perù, ma ha cominciato a farlo in modo diretto di recente; prima infatti acquistava il prodotto tramite importatori olandesi/spagnoli, mentre adesso integra i quantitativi con le importazioni dirette.

"Stiamo notando – dice Luca Battaglio - che il Perù è un'area molto interessante, poiché è un paese caratterizzato da condizioni pedo-climatiche che permettono di avere un calendario produttivo molto ampio, con frutta sana e quindi resistente al trasporto. Normalmente si tratta di prodotti con ottime caratteristiche organolettiche, in più le aziende brillano per grande dinamismo, e tutto il sistema del Paese è proiettato verso la crescita (cfr. FreshPlaza del 17/09/2015). Per noi è interessante lavorare con partner dinamici che hanno voglia di crescere, perché questo entusiasmo lo trasmettono anche a noi".

Secondo l'imprenditore italiano, le aziende peruviane hanno lo svantaggio di essere in una posizione "scomoda", da un punto di vista logistico, per raggiungere l'Europa rispetto ai Paesi che si affacciano sull'Atlantico: di conseguenza, il tempo di transito della materia prima è sfavorevole. Nonostante questo aspetto, però, le condizioni climatiche del Paese e il dinamismo delle aziende peruviane compensano ampiamente gli svantaggi.

Attualmente, i principali prodotti che il Gruppo Battaglio importa dal Perù sono asparagi, uva da tavola Red Globe e, talvolta, frutta tropicale e melograno.

"L'asparago del Perù è importato quasi tutto l'anno – spiega Battaglio - a eccezione del periodo (aprile) in cui c'è disponibilità di prodotto italiano. In Europa, la coltivazione dell'asparago ha incontrato alcune difficoltà; se un tempo la produzione spagnola era molto importante, ora la maggior parte dell'asparago spagnolo è destinato all'industria. Anche l'Italia ha una produzione importante, ma concentrata in un breve periodo, senza contare le condizioni climatiche spesso avverse per cui si riduce il periodo di disponibilità del prodotto. Il Perù ha il vantaggio di avere un calendario molto lungo, che consente di produrre asparagi tutto l'anno, grazie al fatto che ci sono tre aree climatiche di produzione, in rotazione con grandi superfici e terreni vocati proprio per l'asparago".

L'ortaggio peruviano, secondo Battaglio, risulta lavorato adeguatamente ed è connotato da buone caratteristiche organolettiche e visive: "Viene calibrato bene e costituisce un prodotto vincente quasi tutto l'anno; infatti noi non lo importiamo solo limitatamente al breve periodo (aprile) che corrisponde al picco della produzione italiana".

Dal canto suo, l'uva peruviana Red Globe è importata quando finisce quella italiana, cioè nel periodo da dicembre a marzo; poi si passa all'import di uva dal Cile. Battaglio sottolinea che l'uva è ottima e offerta a un prezzo competitivo: "Il Perù - sottolinea - è decisamente il più interessante produttore di uva del Sud America, anche se è partito dopo rispetto ad altri Paesi latinoamericani, come il Cile".

L'assortimento tropicale
"La frutta tropicale (in particolare mango e papaya) è una nicchia che in Italia non è ancora tanto sviluppata – continua Battaglio - poiché il nostro è un paese di consumatori molto tradizionali. Noi, quando pensiamo alla frutta tropicale, immaginiamo un prodotto da mangiare a Natale oppure in particolari circostanze, ma sicuramente non a qualcosa per un consumo quotidiano. Questa cultura, unita al fatto che tanti mercati non trattano questi prodotti, che la stessa Gdo vi dedica spazi ridotti, che c'è scarsa conoscenza del punto di maturazione e delle varietà, limita il consumo italiano della frutta tropicale, che per il momento è un prodotto marginale; sicché anche l'importazione è molto ridotta".

E tutto ciò è un peccato, secondo l'imprenditore perché: "Il Perù è in assoluto un eccellente produttore di mango. Il problema è che importare in Italia contenitori di mango è complesso, essendo il consumo ancora molto ridotto. Ritengo tuttavia che proprio la frutta tropicale rappresenti un prodotto importante per il futuro degli importatori europei: proprio per il discorso che facevo prima sulla allungata conservabilità degli stock europei di frutta".

Infine, una nota sul melograno: "Il consumo di questo frutto sta crescendo, grazie alla grande comunicazione salutistica; la spremuta di frutti melograno è una moda americana che sta diventando internazionale, perciò il consumo sta crescendo in modo significativo, così come è aumentato quello dell'ananas negli ultimi 15 anni. Pure l'ananas, infatti, da frutto tropicale per le grandi occasioni è diventato un prodotto di consumo quotidiano, grazie anche al miglioramento varietale, a un prezzo più accessibile e alla comunicazione circa il suo valore funzionale.

Tutti i prodotti peruviani trattati dal Gruppo Battaglio sono importati via nave, a eccezione degli asparagi che arrivano per via aerea tutto l'anno.


Contatti:
Luca Battaglio - Presidente
Battaglio SpA
Interporto SITO Nord
Tredicesima Strada, 1
10040 Rivalta di Torino (TO) - Italy
Tel.: +39 011 3494444
Email: marketing@battaglio.it
Web: www.battaglio.it