Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Di Rossella Gigli

L'orticoltura italiana di fronte all'incognita climatica

"Qui nel comprensorio di Lusia (Rovigo), i coltivatori stanno già attrezzandosi con le serre, per coltivare le lattughe in ambiente protetto. Certo, gli investimenti sono ingenti e l'incidenza dei costi è notevole, ma non si vede altra strada. Per questo, però, un'adeguata remunerazione della produzione diventerà cruciale, in futuro, e tutta la filiera dovrà imparare a fare i conti con voci di spesa un tempo inesistenti". Così riferisce a FreshPlaza Massimo Pezzuolo, referente per OPO Veneto su Lusia.

L'incognita climatica sta diventando il vero ospite indesiderato alla mensa dell'orticoltura (ma anche della frutticoltura) italiana (cfr. FreshPlaza del 23/06/2015), come testimoniato da una parte dalla difficile campagna commerciale della frutta estiva 2015, con il caldo che ha portato a maturazione simultanea i raccolti, e dall'altra dal complicato esordio della campagna del pomodoro da industria al Sud Italia (cfr. FreshPlaza del 24/08/2015), per terminare con la drastica decurtazione delle forniture di lattughe da cespo estive (vedi articolo correlato).

Già oggi, i costi d'esercizio per le imprese agricole italiane (e non solo) sono mediamente superiori che nel resto d'Europa; non tanto i costi del lavoro, quanto quelli relativi a tassazione, oneri burocratici e costi energetici.


Un esempio su tutti: il prezzo della benzina. Questa tabella, fotografata una settimana fa in Austria, dimostra come perfino la tipologia più costosa di carburante, in quel paese, abbia un prezzo inferiore a quello del diesel in Italia.

Per tornare all'orticoltura, la recente batosta subita dalle produzioni estive del Fucino deve sollecitare il settore a considerazioni di ordine agronomico ed economico: conviene ancora investire in queste produzioni? va effettuato un cambiamento nel calendario dei trapianti? serve passare a coltivazioni in ambiente protetto? e come organizzare la vendita perché la remunerazione superi i costi?

Chiunque voglia dare il proprio contributo a questa discussione, è pregato di contattare la nostra Redazione scrivendo a rossella@freshplaza.it