Mele: efficienza dell'atmosfera controllata dinamica per il contrasto del riscaldo superficiale
Tale alterazione si manifesta alcuni mesi dopo la raccolta e si sviluppa a carico dei tessuti più superficiali (epidermide e ipoderma) con necrosi e imbrunimenti più o meno diffusi a seconda della cultivar e della durata di conservazione in cella (cfr. FreshPlaza del 07/07/2015). Ingenti le perdite di mercato per le varietà più soggette al riscaldo.
Per decenni, la soluzione più diffusa è risultato il trattamento con l'antiossidante difenilammina (DPA), ma la crescente consapevolezza di consumatori, ambientalisti e operatori della filiera commerciale in relazione alla problematica dei residui chimici ha reso questo trattamento post-raccolta sempre più sgradito. Tanto che dal 2011 è stato bandito in tutti i paesi dell'Unione europea (UE). Da qui l'esigenza di trovare delle alternative.
Il Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg ha promosso perciò la ricerca sulla conservazione a bassissimi regimi di ossigeno, ottenendo risultati sorprendenti. A dimostrarsi molto efficiente come tecnica di conservazione è stata soprattutto l'atmosfera controllata dinamica, ottenuta mediante sensori della fluorescenza della clorofilla (DCA-CF).
Con l'ausilio di metodi di misurazione della fluorescenza, il fabbisogno minimo di ossigeno necessario al frutto viene costantemente monitorato durante tutto il periodo di conservazione. La trasposizione sul piano pratico dei risultati sperimentali ha portato alla realizzazione di protocolli guida per la conservazione in atmosfera controllata dinamica (DCA-CF).
Lo sviluppo della tecnica di conservazione DCA-CF in Alto Adige (2013)
* Fusioni delle cooperative frutticole
I risultati sperimentali ottenuti hanno portato alla nascita di un piano operativo strategico basato principalmente sulle diverse tecniche di conservazione innovative, maturazione e marketing.
Tecniche di conservazione in Alto Adige (2013)
Grazie ai successi ottenuti, è stato possibile rinunciare al trattamento con l'antiossidante DPA già un anno prima del dovuto. Un buon successo, dunque, per l'Alto Adige, che con una produzione annuale di circa 1 milione di tonnellate fornisce un decimo dell'intera produzione europea di mele.
Elaborazione FreshPlaza su fonte Laimburg Report 2014