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"L. Gobbi: "Oggi la ricerca sugli agrofarmaci e' orientata ai prodotti a basso impatto"

Società che quest'anno festeggerà i suoi 60 anni d'attività: nella sua storia fu prima una ditta individuale, quella fondata da Ludovico Gobbi (da lui il nome dell'azienda L. Gobbi), poi una Ssrl, con l'ingresso della tedesca Eduard Gerlach GmbH, azienda che successivamente ha rilevato anche la parte italiana di società, tanto che ad oggi L. Gobbi è la sezione specializzata in agricoltura della Gerlach.

"Il nostro core business – spiega Roberto Iaboni, commerciale della L. Gobbi - sono i fitoregolatori, così come i macro, meso e microelementi e una serie di prodotti che ancora non hanno una classificazione precisa se non la dicitura 'speciali'. Poi ancora ci occupiamo di cere e mastici per innesti fruttiferi e vite. I fitoregolatori sono a tutti gli effetti degli agrofarmaci e come tali devono seguire tutto l'iter per la loro registrazione. Oggi la L. Gobbi è impegnata a difendere in Europa le proprie molecole, sia per quanto riguarda l'Allegato I che per l'Allegato III" per l'immissione sul mercato di fitofarmaci.


Foto di gruppo allo stand L. Gobbi, durante l'ultima edizione del Macfrut Da sinistra a destra: Alessio Zanasi, Daniele Oliveri, Mario Gareffi, Roberto Iaboni, Tommaso Lopatriello, Claudia Garbero e Maurizio Simone

"Oggi – continua Iaboni – sta crescendo l'interesse per i fitoregolatori, così come sta crescendo, da parte dei produttori, l'attenzione per le tematiche ambientali. Il desiderio dei coltivatori di ciliegie, ad esempio, ma la stessa cosa vale anche per tutte le drupacee, è quello di avere frutti con una buona pezzatura e di qualità: un frutto bello, resistente, con un alto grado Brix e che abbia meno residui possibili, un frutto a basso impatto ambientale. Un tempo, 15/20 anni fa, invece non si curava così tanto la qualità e, pur di ottenere la pezzatura, in tanti erano disposti a fare più trattamenti del necessario. Oggi l'attenzione ambientale è decisamente maggiore e lo è giocoforza: è la stessa GDO, infatti, a richiedere prodotti certificati, che siano di qualità e con pochi residui".

Questa maggiore attenzione inevitabilmente coinvolge anche tutto l'indotto che ruota intorno ai produttori in campo, come la stessa L. Gobbi, dove, spiega Iaboni, "la ricerca di nuovi prodotti punta a soluzioni naturali che siano a basso impatto. Oggi alla L. Gobbi una grande parte della ricerca è naturale".


La sede dell'azienda a Campo Ligure (GE)

L'azienda di Campo Ligure, in provincia di Genova, ieri era a Vignola (MO), in occasione del Convegno Nazionale del Ciliegio 2.0 di cui è stata sponsor. Qui "è stato possibile incontrare tutto il mondo scientifico del settore – riprende Iaboni – potendo avere un occhio su tutto il comparto in un colpo solo e potendo anche comprendere quali saranno gli sviluppi futuri e quali potranno essere le minacce di domani. Da tutto ciò potranno arrivare nuove idee per nuovi e migliori prodotti”, da affiancare al catalogo che oggi L. Gobbi ha per il ciliegio. "Catalogo – chiude Iaboni – che comprende il Brecaut, un interruttore di dormienza, LG 81, un attivatore della microflora radicale per migliorare l'assorbimento delle sostanze nutritive che sono nel terreno, Red Skin LG, per spingere la colorazione rossa sulle drupacee e sulle pomacee, Platina, contro lo spacco, e Alga Ca, un calcio complessato per aumentare la quantità di calcio nel frutto e avere così ciliegie più robuste e dalla shelf-life maggiore".

"Infine quest'anno arriverà la commercializzazione di un nuovo prodotto di origine naturale marchiato L. Gobbi che ha già ottenuto la registrazione e conosciuto finora solo con la sigla: LG 352, con caratteristiche stimolanti l'ingrossamento del frutto".

Contatti:
L. Gobbi S.r.L.
Via Vallecalda, 33
16013 Campo Ligure (GE) - Italia
Tel.: (+39) 010 920395
Fax: (+39) 010 921400
Email: info@lgobbi.it
Web: www.lgobbi.it