Vignola: il ciliegio abita (ancora) qui
Un appuntamento che mancava in città da venti anni e da quattordici sul panorama nazionale, ma che ha interessato e attratto anche esperti di scala internazionale.
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Lo ha sottolineato Stefano Lugli del DCA (foto sopra), convener, che ha ringraziato i relatori per gli oltre 120 contributi, i 38 sponsor e il CRPV Centro Ricerche Produzioni Vegetali per l’organizzazione di una mostra pomologica di 350 campioni provenienti da tutta Italia (foto sotto).
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"La prima delle tre tappe è andata bene", ha dichiarato al termine della giornata Stefano Lugli, supportato in questo bilancio dai 450 tra agricoltori, tecnici e ricercatori, che hanno seguito le visite tecniche del pomeriggio.
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Tiberio Rabboni (nella foto sopra), Assessore all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna, ha confermato a FreshPlaza la soddisfazione già espressa durante i suoi indirizzi di saluto: "Vignola è per noi un’icona – ha detto – come indiscusso è il binomio che lega la città alle ciliegie. La Regione Emilia-Romagna, insieme alle principali Organizzazioni di Produttori, ha finanziato la ricerca dell’Università di Bologna che, per i risultati ottenuti, è tra i protagonisti a livello internazionale. Questo candida Vignola e i suoi dintorni, e quindi tutta la regione, a un ruolo di leadership produttiva e qualitativa".
"Oggi a Vignola l’11% dei frutteti è di nuova generazione – ha continuato l’Assessore Rabboni - contro una media nazionale del 3%, il che significa produrre nuove varietà, più vicine al gusto del consumatore, con tecniche e impianti moderni, una miglior gestione della coltura in campo e in magazzino, garantendo la qualità ma contendo i costi".
Quattro le sessioni in programma ieri. Si è cominciato con Nuove tecnologie di impianto, moderata dal prof. Luca Corelli Grappadelli del DCA. Straniere le due relazioni introduttive: il prof. Lang della Michigan State University ha illustrato come tecnologie, varietà fisiologia e tecniche colturali possono integrarsi per la produzione di ciliegie di prima qualità (nella foto sotto una delle slide conclusive), mentre M. Bamer del Centro DLR di Rheinpfaiz (Germania) ha elencato le innovazioni in fatto di portinnesti e sistemi di impianto del ciliegio.
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La seconda sessione, Miglioramento genetico e innovazione varietale ha avuto come moderatore il dott. Carmelo Mennone, in qualità di Presidente della sezione Frutticoltura della SOI. Ha introdotto i lavori il prof. Dragan Milatović dell’Università di Belgrado con un intervento che ha analizzato il miglioramento del ciliegio in Europa (nella foto sotto, una delle slide).
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Durante la terza sessione, che ha preso in considerazione le realtà emergenti di Spagna e Italia, J.P. Camarasa della ditta “Frutas de Pablo” ha descritto la coltivazione del ciliegio in serra, dalla scelta fondamentale delle varietà, alla determinazione del periodo di inizio del riscaldamento, fino al controllo dell’umidità durante la crescita del frutto (nella foto sotto). Ha coordinato la sessione Carlo Conticchio dell’Associazione nazionale Città delle ciliegie d’Italia di Marostica (Vi).
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In contemporanea, presso la sala conferenze della Biblioteca Auris, si è tenuta un’altra interessante sessione dedicata a Commercio e mercati nel bacino del Mediterraneo.
Sempre nella Rocca di Vignola, nella sala della Meridiana, è possibile visionare fino a venerdì i poster rispondenti alle dieci sessioni del convegno.
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