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Antica ma attuale: Corniola, varieta' di punta della tradizione cerasicola romagnola

Tra le numerose sessioni di studio previste nell’ambito del prossimo Convegno Nazionale del Ciliegio (Vignola, 8-10 giugno 2011) ce n’è una dedicata a "Germoplasma e Biodiversità". In forma di poster, sono previsti 16 contributi inerenti azioni di ricerca e valorizzazione del ricco germoplasma della tradizione cerasicola italiana.



In Italia, diverse istituzioni pubbliche hanno di recente attivato azioni finalizzate alla salvaguardia ed al rilancio delle varietà di ciliegio della tradizione regionale. Tra queste, l’Unità di Ricerca per la frutticoltura di Forlì (CRA-FRF) del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, che nell’ambito del progetto RGV-FAO del MiPAAF ha avviato azioni di recupero, caratterizzazione e valorizzazione di varietà di ciliegio storicamente legate al territorio romagnolo.



Sulla base di un’accurata ricerca storico-documentale, il CRA-FRF ha identificato un pool di vecchie varietà, in alcuni casi dotate di caratteristiche agronomiche e pomologiche ancora d’interesse per il breeding. Tra queste, particolarmente pregiata è "Corniola", nota anche col sinonimo di Cornetta.

Della storicità di questa varietà non esistono dubbi: i suoi frutti vengono ritratti, simili nella forma agli attuali, negli splendidi acquarelli del Majoli, religioso appassionato di botanica vissuto a cavallo tra il '700 e l'800. In uno scritto di Tanara del '600 viene addirittura riportata una citazione di un autore latino minore, tale Servio, da cui risulta che sul territorio emiliano-romagnolo fosse presente una razza di ciliegio chiamata "Cornie" ancor prima che, come tramandato dalla storiografia ufficiale (fonte: Plinio), questa specie venisse introdotta in Italia nel I secolo a.C.



Come suggerito anche dal nome, i frutti di Corniola presentano una peculiare forma appuntita e allungata, schiacciata alla sutura; ciò che li rende particolarmente apprezzati dal mercato sono la polpa croccante, zuccherina, assai gustosa. La descrizione pomologica e qualitativa, così come gli esiti di un consumer test saranno oggetto di approfondimento al Convegno, in poster dedicati.



Corniola rappresenta uno di quei rari casi di vecchie varietà tuttora coltivate in impianti industriali. Il gruppo APROCCC (Associazione dei produttori di ciliegie delle colline cesenati), costituitosi nel 2004 per rilanciare la cerasicoltura dell’area collinare cesenate, ha scommesso sulla valorizzazione di vecchie varietà della tradizione romagnola. Il gruppo APROCCC annovera attualmente una trentina di aziende, per un totale di circa 200 ettari coltivati a ciliegio, di cui il 40% è dedicato a Corniola.

Per ulteriori informazioni sulle attività inerenti il germoplasma frutticolo romagnolo, contattare Daniela Giovannini, ricercatrice del CRA-FRF (daniela.giovannini@entecra.it).

Per contattare APROCCC, potete indirizzarvi al direttore Loris Babbini (lorisbabbini@virgilio.it, cell. 348 3444622).

Contatti:
CRA-FRF
Unità di Ricerca per la Frutticoltura di Forlì
Via La canapona, 1 bis
47100 Forlì (FC)
Tel.: 0543 89428
Fax: 0543 89077

A.PRO.C.C.C.
Associazione Produttori Ciliegie Colline Cesenati
Via Comunale S. Lucia, 870
47522 Cesena (FC)
Cell.: 348 3444622
Fax: 0547 326060
Data di pubblicazione: