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Il prodotto scarseggia e i costi salgono

Europa: l′industria del trasformato preoccupata per i prezzi elevati della frutta

Le compagnie del settore della lavorazione della frutta aderenti alle organizzazioni OEITFL e EFPMA sono seriamente preoccupate per l'aumento dei loro costi di produzione, dovuto ai prezzi eccezionalmente alti della frutta registrati quest'anno e dalla situazione generale di approvvigionamento della frutta.

I fabbricanti di marmellate e preparati di frutta stanno affrontando aumenti nei prezzi di tutte le principali varietà di frutta come fragole, lamponi, mele, ciliegie e albicocche. L'anno scorso si segnalarono alcuni prezzi record per le principali varietà di frutta, dovuti alle temperature estreme. Mentre i prezzi della frutta sono tradizionalmente volatili per via dell'impossibilità di preventivare le variabili relative al raccolto e alle condizioni climatiche, la situazione di quest'anno viene descritta da molte compagnie come drammatica.

Con le condizioni climatiche come fattore principale - gelate tardive durante il periodo della fioritura in Polonia e Ungheria e pesanti precipitazioni piovose nelle ultime settimane nelle zone dell'Europa orientale e centrale - c'è anche chi segnala una scarsità di manodopera, percui parte della produzione frutticola viene lasciata sugli alberi.

* La produzione di fragole in Polonia è prevista in calo del 30-40% in confronto al 2006, e perfino del 65% se paragonata al 2005. La qualità media è scarsa, c'è forte domanda e i livelli delle scorte sono bassi, con la conseguenza che il prodotto è a) molto costoso (con prezzi tra un 40 e un 75% più alti rispetto all'anno scorso) e b) difficile da comprare in grandi quantità e con buona qualità.

* I lamponi dalla Polonia sono stimati in calo del 20% rispetto all'anno scorso, ma il gelo ha danneggiato anche la produzione in Ungheria e prezzi molto alti vengono registrati in Serbia (dove le celle frigo sono vuote).

* La produzione di susine in Polonia potrebbero essere diminuita di circa due terzi rispetto alla stagione 2006.

* Le amarene polacche sono diminuite tra un 20 e un 45%. Un raccolto scarso anche in Ungheria ha portato in alto il livello del prezzo (quasi raddoppiato rispetto al 2006).

* La stima per quanto riguarda le mele polacche è di un calo del 50% rispetto all'anno scorso, con scarsità sul mercato e aumenti del prezzo nell'ordine del 40-75%.

* Enorme la domanda per i mirtilli: anche se il raccolto dovesse essere normale (è troppo presto per dirlo), non sarà comunque sufficiente a soddisfare la forte domanda.

* Per le albicocche, la maggior parte dei trasformatori segnala aumenti di prezzo intorno al 40%.

* Tra le altre varietà di frutta che scarseggiano, il ribes nero ha raggiunto prezzi record.

L'attuale situazione aggrava l'aumento generale dei costi di produzione: il prezzo per i contenitori è aumentato, così come anche quello del glucosio e quello dei servizi come gas ed elettricità, creando condizioni economiche particolarmente sfavorevoli.

In considerazione di tutto quanto su esposto, le aziende del trasformato non possono far altro che aumentare il prezzo dei loro prodotti per compensare, seppur parzialmente, il considerevole aumento dei costi di produzione.