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Turi (BA): stimato un calo del 20% della produzione di ciliegie Ferrovia

A dieci giorni dall'inizio della raccolta della ciliegia Ferrovia, quella che sembrava un'annata felice per i cerasicoltori di Turi (provincia di Bari) si ritrova a fare i conti con i danni provocati dalla pioggia, che ha creato il tristemente noto fenomeno dello "spacco".

"Il danno è stato considerevole - conferma Vincenzo Petruzzi - Si calcola che circa il 20-30% delle ciliegie Ferrovia è stato pregiudicato e dovrà essere destinato al macero. Ad essere maggiormente colpite le ciliegie in via di maturazione - quelle di color arancio chiaro, per intenderci: in questa fase, infatti, il frutto è particolarmente duro e l'azione congiunta di acqua e freddo tende a 'spaccarne' facilmente la membrana. Le zone dove invece le ciliegie erano già mature, e quindi più elastiche, hanno risentito molto meno delle forti piogge".

Dati altrettanto sconfortanti anche sul fronte dei prezzi. La vendita della regina delle ciliegie era iniziata con il piede giusto: partita nei primi giorni da 5 euro, si era attestata sui 2,30 euro al chilogrammo, seguendo un andamento in linea con quello dello scorso anno. Tuttavia, a metà settimana il prezzo è precipitato sotto i 2 euro. "Al momento la Ferrovia viene comprata a 1,80 euro. Se il prezzo dovesse scendere ulteriormente - dichiara Petruzzi - si corre il rischio di perdere ogni convenienza a proseguire nella raccolta: tolti i costi della manodopera, non ci sarebbe infatti neanche la possibilità di recuperare le spese sostenute durante l'anno per le varie operazione di preparazione e cura del ceraseto".

"Per quanto riguarda la produzione - aggiunge Petruzzi - sappiamo che Conversano, così come le 'zone fredde' tra Gioia, Santeramo ed Acquaviva, hanno avuto un calo. Ad ogni modo, poiché l'estensione coltivata con la varietà Ferrovia è elevatissima, non è ancora possibile avere un bilancio conclusivo".
Data di pubblicazione: