"Dire che siamo soddisfatti della liquidazione del bio autunnale - spiega Fornari - può sembrare scontato da parte nostra. Ma sono i numeri a confermarlo: 1,05 euro/kg per le mele Royal Gala, 1,09 euro/kg per le pere Williams, 75 centesimi per i cachi. Davvero ottimi anche i prezzi liquidati per le uve apirene, da 1,30 a 1,70 euro/kg a seconda della tipologia. L'uva era straordinaria anche grazie alle condizioni meteo, calde e senza umidità. Gli agricoltori hanno ottenuto delle buone plv".
Ma non solo: i prodotti ottenuti con l'agricoltura biodinamica che, se vogliamo, è il passo successivo al bio, Canova li ha liquidati con un extra bonus di 10 centesimi. E per coloro che hanno aderito al Bio Swiss, cioè la certificazione richiesta in Svizzera con riduzione del 50% dell'uso di rame (Cu) e zolfo (S), è stato pagato un centesimo in più al kg.
Il network, di cui fanno parte Canova, Vivi Romano, Vivi Toscano, Canova Spagna e Canova Francia ha fatturato 100 milioni di euro, di cui 94 per il fresco e 6 per l'industria, per un totale di 50mila tonnellate di prodotto. Quest'anno anche la frutta destinata all'industria del bio ha fruttato parecchio: la pera Williams è stata pagata 70 centesimi.
Foto d'archivio
"Il calendario commerciale si sta allungando - conclude Fornari - le referenze sono sempre più richieste e vendere biologico ha dato ottime soddisfazioni. Le catene della Gdo, sotto le pressioni sempre più forti dei consumatori, devono aumentare gli spazi per l'ortofrutta e, in quest'ambito, il biologico conosce incrementi continui".
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