"In questo ultimo periodo, (settimana 13 e probabilmente anche nella 14esima del 2024) sta arrivando in Europa circa il 30% in meno di lime. Ma non è un male, dato che in Italia in questo periodo i consumi sono molto bassi". Lo afferma Paolo Bernardi della F.lli Cazzola, operante al mercato di Bologna.
"I motivi di questa flessione non sono chiari - continua - ma sembra che siano in parte dovuti a situazioni agronomiche e, in parte, a dei controlli più stringenti sui residui. Ma non è facile avere informazioni certe provenienti dall'altra parte dell'oceano".
Il 90% del lime consumato in Italia arriva dal Brasile, mentre da Messico e Colombia ne arrivano poche quantità in Europa. "Il prezzo è stabilito per lo più dagli importatori olandesi - continua Bernardi - i quali fanno arrivare il lime nei loro porti. In Italia, negli ultimi giorni, il prezzo per confezione da 4,5 kg è risalito a 10-11 euro. I prezzi sono quindi in crescita, anche se le vendite vanno a rilento. La stagione del lime in Italia, con vendite importanti, inizia nelle prossime settimane quando si alzano le temperature e cresceranno le richieste dei locali, soprattutto nelle grandi città e nelle zone turistiche".
Fino a qualche mese fa, le vendite erano molto più basse rispetto alla merce presente, per cui molto prodotto è stato anche gettato o svenduto a prezzi bassissimi. Il lime, infatti, è apprezzato quando di colore verde intenso: quando il colore vira al giallo, tipo limone, non è più gradito".
"Oggi costa quasi il doppio rispetto a 15 giorni fa - conclude l'operatore - eppure non mi pare che le vendite abbiano subito un tale rialzo da giustificare gli incrementi".
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F.lli Cazzola