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Hubert Leclercq – RuBisCO

Il settore retail britannico si rifiuta di affrontare la difficile situazione delle susine

Dopo la pioggia fuori stagione che di recente ha temporaneamente interrotto la raccolta di susine nel Capo Occidentale, ora il settore sta procedendo il più velocemente possibile. Si prevede che il raccolto dei frutti destinati all'export sarà poco meno di 12 milioni di cartoni (da 5,25 kg), ovvero 1,5 milioni di cartoni in meno rispetto alla stima di inizio stagione e un calo significativo rispetto ai 15,6 milioni di cartoni di tre anni fa.

"Si tratta di un raccolto inferiore dovuto alle condizioni climatiche, e i prezzi sono una conseguenza diretta dell'offerta inferiore", afferma l'amministratore delegato della RuBisCO Hubert Leclercq. L'azienda d'esportazione specializzata in susine, si rifornisce da tutta l'estesa provincia del Capo Occidentale, dalla settimana 46 alla 12. A causa del raccolto inferiore, i frutti sono più grandi e c'è una carenza di calibri più piccoli (As e Bs).

I rivenditori europei hanno risposto al calo del raccolto di susine sudafricane con prezzi che Leclercq definisce storicamente alti, ma la situazione nel Regno Unito per le susine sudafricane è, secondo lui, completamente diversa. "Il Regno Unito risulta estremamente deludente a causa della pressione sui prezzi. Alcuni rivenditori, non tutti, hanno infatti offerto quotazioni più basse, adducendo una serie di ragioni, tra cui il fatto che il consumo sia sotto pressione. Vogliono prezzi inferiori all'anno scorso, mentre il raccolto è in calo di un milione e mezzo di cartoni rispetto a quanto inizialmente previsto".

"Sembra che i rivenditori britannici non abbiano consapevolezza della pressione sui costi di produzione", dice Leclercq. "Abbiamo dovuto utilizzare navi convenzionali a un costo decisamente più alto e affrontare maggiori costi logistici, ma francamente a loro non importa. Il Regno Unito parla sempre di sostenibilità, ma non la mette in pratica. Siamo piuttosto delusi da alcuni rivenditori".

Opportunità negli Stati Uniti
"I nostri clienti europei sono estremamente importanti per noi, ma avremo anche bisogno di mercati alternativi quando il raccolto tornerà a 16 milioni di cartoni, il che potrebbe accadere l'anno prossimo".

A destra: susine sudafricane in un negozio Trader Joe's

L'opportunità negli Stati Uniti si è presentata quando, alcuni anni fa, il Cile ha avuto problemi fitosanitari e i fornitori al dettaglio statunitensi hanno dovuto ampliare la loro rete. Nel giro di tre anni, le esportazioni di susine verso gli Stati Uniti hanno abbondantemente superato quelle verso l'Estremo Oriente.

Le spedizioni di susine a Newark sono finora superiori del 40% rispetto allo scorso anno, che a sua volta era il doppio dell'anno precedente. "In ogni caso, il Cile rimane un importante fornitore di drupacee per il mercato statunitense, ma abbiamo delle ottime varietà, come la Ruby Sun, che aprono la stagione delle susine sudafricane negli Stati Uniti. Seguono varietà come Black Pearl, Green Red, African Delight e Ruby Star".

Leclercq sostiene: "Le susine sudafricane hanno un sapore migliore di quelle cilene, una qualità riconosciuta dal commercio al dettaglio, dagli importatori e, in ultima analisi, dai consumatori. Abbiamo varietà nuove e accattivanti, raccolte a un punto di maturazione che soddisfa i nostri clienti, il che a sua volta porta a vendite ripetute".

Impatto dei ritardi a Città del Capo
Le esportazioni di susine verso gli Stati Uniti avrebbero potuto essere ancora più elevate se non fosse stato per i ritardi nel porto di Città del Capo. "Per sviluppare ulteriormente il mercato statunitense delle susine sudafricane - spiega Leclercq - sono necessarie delle spedizioni settimanali affidabili e regolari. Quando i rivenditori assegnano programmi al Sudafrica si aspettano un'offerta consistente, e al momento questa è la nostra sfida più grande per il commercio statunitense. I nostri tempi di transito sono stati più lunghi di quanto avremmo voluto, a causa dei ritardi nel porto di Città del Capo".

Due navi portacontainer dirette a Newark cariche di susine hanno subito un ritardo di settimane, alla fine di gennaio.

"Il Sudafrica ha varietà di susine molto buone"

"Se l'anno scorso è stato negativo dal punto di vista logistico, quest'anno è stato anche peggio", osserva Leclercq. In Europa e nel Regno Unito, il deterioramento dei frutti, una conseguenza diretta dei ritardi nelle spedizioni, ha portato ad alcuni problemi di qualità, ma la campagna continua con volumi abbastanza limitati.

"Penso che la stagione delle susine finirà abbastanza rapidamente, nelle prossime settimane. Ci auguriamo che il porto di Città del Capo possa essere collaborativo e fornisca il servizio che gli compete".

Per maggiori informazioni:
Hubert Leclercq
RuBisCO
+27 21 856 5967
trader@rubisco.co.za

Data di pubblicazione: