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Emirati Arabi Uniti

Supermercati alle prese con l'aumento dei costi tra il conflitto a Gaza e le tensioni sul Mar Rosso

In mezzo all'escalation di tensioni a Gaza e nel Mar Rosso, le imprese alimentari degli Emirati Arabi Uniti devono affrontare delle sfide per mantenere bassi i prezzi dei prodotti. Secondo i rappresentanti del settore, l'aumento dei costi delle assicurazioni e dei container, unito alla necessità di dirottare le spedizioni, dovrebbe mettere ulteriormente a dura prova la catena di fornitura alimentare.

Nella giornata inaugurale della fiera Gulfood, i dirigenti dei supermercati hanno comunicato il loro impegno per stabilizzare i prezzi, pur riconoscendo che potrebbero verificarsi degli aumenti se le circostanze attuali dovessero persistere.

Un'importante catena di supermercati degli Emirati Arabi Uniti ha previsto aumenti dei prezzi nella seconda metà del 2024. Rajiv Warrier, Ceo di Choithrams, ha evidenziato il rischio di un'escalation dei prezzi dei prodotti alimentari a causa dei disordini regionali, che interessano oltre 700 marchi alimentari e 85 negozi in tutto il Consiglio di Cooperazione del Golfo-CCG.

Il conflitto ha interrotto le rotte commerciali tradizionali, rendendo necessari percorsi di consegna più lunghi, portando a carenze e a un aumento della domanda di alcuni prodotti. Le azioni dei ribelli Houthi dello Yemen nel Mar Rosso, un'arteria critica per il commercio globale, hanno aggravato queste sfide. I rivenditori degli Emirati Arabi Uniti, come il Lulu Group, stanno valutando strategie di approvvigionamento alternative, come la ricerca di mercati orientali, per mitigare i problemi legati alle rotte del Mar Rosso, anche se ciò potrebbe comportare un aumento dei prezzi.

Rakesh Jha, del Gruppo Al Maya, ha espresso preoccupazione per i ritardi nelle forniture e per l'aumento dei costi di spedizione, sottolineando il precario equilibrio tra il mantenimento dei livelli di scorte e la gestione dei costi crescenti.

Fonte: thenationalnews.com

Data di pubblicazione: