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Sicilia: un progetto per lo studio dei parassiti del pistacchio

"Con il primo sopralluogo in campo ha avuto inizio il progetto di monitoraggio e ricerca voluto dalla nostra Associazione per la Tutela del Pistacchio di Raffadali, che collabora attivamente con gli ispettori fitosanitari di Agrigento, i ricercatori delle Università di Palermo e Catania".

A dirlo è proprio il presidente del sodalizio, Calogero Frenda, che saluta con entusiasmo l'avvio ufficiale dell'importante progetto di ricerca sulla difesa fitosanitaria del pistacchio agrigentino.


Il pistacchio di Agrigento

"La nostra associazione, nata nel 2016, rappresenta numerosi produttori di pistacchio nella provincia di Agrigento e ha fortemente voluto questa ricerca, richiedendo formalmente all'Assessorato Agricoltura di mettere in campo un progetto innovativo, finalizzato al miglioramento della difesa e, di conseguenza, le annesse strategie per migliorare le tecniche di produzione. Oggi rappresentiamo una realtà di oltre cento associati fra produttori, trasformatori e commercianti che, a vario titolo, attingono a oltre 250 ha di coltivazione".

Il progetto biennale finanziato dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura con fondi del servizio fitosanitario, ha l'obiettivo di sviluppare una serie di prove su una larva che danneggia i frutti e su una cimice che provoca l'alterazione del gusto e lo svuotamento del pistacchio.

"Per costruire un sistema di tutela fitosanitaria efficace, al servizio delle nostre aziende - conclude il presidente Frenda - è indispensabile acquisire un know how tecnico produttivo in grado di migliorare la qualità e la resa. In sintesi stiamo lavorando per migliorare i sistemi produttivi delle nostre aziende".

Concetti lineari e ben definiti, quelli di Frenda. Del resto le pratiche agronomiche adeguate, di qualsiasi coltivazione (e il pistacchio ovviamente non fa eccezione), fanno la differenza tra un raccolto buono o meno buono. Bene pertanto l'operato di sensibilizzazione delle associazioni fra produttori che stimolano l'intervento della res pubblica, che peraltro agiscono in linea con le direttive d'istituto, per arginare le problematiche legate alle fitopatie presenti e per prevenire quelle future, laddove il metodo scientifico possa evitarle attraverso il trasferimento di nozioni ad hoc e delle buone pratiche.


Un momento durante il sopralluogo tecnico-scientifico

"Il piano di ricerca - spiega dal canto suo Carmelo Bruno, agronomo dell'associazione - verterà sull'adozione di programmi di intervento atti a contrastare la dannosità dei principali gruppi entomatici dannosi all'ecosistema pistacchio".

"Nello specifico verrà razionalizzato il piano di trattamenti insetticidi - specifica l'agronomo, scendendo nel dettaglio - per il controllo delle larve, mentre per quanto attiene alle cimici, di cui è già stata accertata la presenza negli areali di produzione in oggetto e a cui è stato possibile imputare gravi fenomeni di copiosa cascola fiorale, verranno approfonditi gli aspetti bio-etologici ai fini dell'adozione delle più efficaci strategie di intervento".

Particolare attenzione in questo progetto sarà rivolta, come si accennava prima, ad eventuali integrazioni di tecniche colturali idonee a ridurre le infestazioni.

La coltivazione del pistacchio, negli ultimi 5 anni, è ripresa in ragione degli impulsi dati dalla PAC con l'aiuto al comparto della frutta secca e del PSR, ma anche grazie ad un rinnovato interesse dovuto ai numerosi utilizzi a cui si presta il prodotto in cucina in pasticceria, e in cosmesi come con l'olio di pistacchio.

Negli ultimi anni sono stati messi a dimora nuovi impianti ma, considerando che la pianta entra in produzione dopo 7-8 anni, la reale portata in termini quantitativi potrà essere registrata solo fra qualche anno.

Il pistacchio di Raffadali oggi si rivolge al mercato all'ingrosso regionale e nazionale ma ha conquistato, come accennato, una fetta importante nel settore Horeca, dove viene apprezzato da rinomati chef e pasticceri stellati.

Grazie alle aziende trasformatrici viene prodotta un'ampia gamma di prodotti lavorati e derivati del pistacchio che vengono immessi direttamente sul mercato seguendo canali relativamente recenti come l'e-commerce.

L'andamento delle quotazioni del pistacchio negli ultimi anni, ha avuto momenti alterni. Nell'anno di raccolta 2015 si è registrato un boom delle produzioni, purtroppo a questo risultato positivo, nel 2016 è succeduto un dato fortemente negativo, in cui le quantità si sono notevolmente abbassate se non quasi azzerate.

Il 2017 si sta presentando come una buona annata; giova ricordare che il piano di monitoraggio e ricerca servirà a capire se le dinamiche di questa accentuata diversità di produzione riscontrata in questo biennio siano imputabili, oltre che a cause fisiologiche della pianta, anche a eventi di natura esterna.

Contatti:
Associazione per la Tutela del Pistacchio di Raffadali
Vicolo Spezio, 1
92015 Raffadali (Ag) - Italy
Tel.: (+39) 3707246176
Email: pistacchiodiraffadali@gmail.com