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Ungheria: comincia la stagione delle albicocche

In Ungheria è cominciata la campagna delle albicocche e i consumatori avranno accesso a questo frutto prodotto localmente fino a metà agosto. I Paesi mediterranei hanno già raccolto questi frutti da tempo grazie alle loro condizioni climatiche, ma le albicocche d'importazione stanno scomparendo dagli scaffali dei supermercati.

In un'annata media, l'Ungheria produce 20.000-25.000 tonnnellate di albicocche e il 20% circa (3.000-6.000 ton) viene esportato. In generale, le albicocche ungheresi vanno bene sui mercati esteri, ma quest'anno potrebbe risultare eccezionalmente importante.

La resa e la qualità del frutto dipende notevolmente dal clima e quello di quest'anno ha favorito la produzione europea di albicocche. Anche se i prezzi sono più bassi della media, ciò viene compensato da volumi maggiori. I mercati di esportazione più importanti per le albicocche ungheresi sono Austria e Germania, con circa tre quarti delle esportazioni domestiche dirette in questi Paesi. A luglio la maggior parte delle albicocche spagnole, greche e italiane scompare dai mercati europei, dato che le albicocche spagnole sono presenti da maggio a giugno e quelle greche e italiane sono più comuni a giugno. Potrebbe perciò verificarsi un leggero aumento dei prezzi.

Le importazioni in Ungheria provengono sempre da questi tre Paesi. Tuttavia, il volume delle importazioni non è significativo, solitamente al di sotto di 1.000-2.000 ton. Questo è dovuto principalmente al fatto che i consumatori domestici preferiscono le albicocche ungheresi, perciò quelle d'importazione sono richieste solo fino a quando la produzione interna non arriva sul mercato. Il consumo interno, tuttavia, è relativamente basso secondo le statistiche: 1 kg pro capite annuo.

In merito alle quotazioni, i prezzi medi delle albicocche di prima categoria in questa stagione dovrebbero ammontare a circa 0,81-0,97 euro e per le albicocche destinate alla trasformazione variano tra 0,23 e 0,39 euro. Questi livelli dovrebbero rivelarsi redditizi, ma servirà che i produttori raggiungano una resa media di almeno 10-15 ton per ettaro all'anno.
Data di pubblicazione: