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Sperimentazione del Disafa – Universita' di Torino

Basilico fuori suolo: i vantaggi del floating system

FreshPlaza si è recata presso il Centro Sperimentale del Disafa sito in Carmagnola (TO), dove da oltre vent'anni la prof.ssa Silvana Nicola, esperta internazionale di orticoltura e colture officinali, coordina prove di ricerca sul sistema di coltivazione fuori suolo per la produzione di specie orticole e officinali a foglia.

Dopo l'NGS (cfr. Freshplaza del 07/07/2016), ieri siamo andati a vedere le nuove prove sul basilico coltivato in Floating system.


Silvana Nicola

"L'anno scorso, abbiamo effettuato prove di basilico fuori suolo coltivato con il sistema NGS, saggiando 4 piani di concimazione diversi e ottenendo un profilo aromatico ottimo. Quest'anno stiamo ripetendo lo stesso schema sperimentale di concimazione, ma abbiamo cambiato il sistema di coltivazione, che adesso è un floating system e ci ha permesso di aumentare la densità colturale – spiega Nicola - D'altra parte sono convinta che, per il basilico, il floating system permetta di massimizzare la produzione a metro quadro rispetto ad altri sistemi di coltivazione fuori suolo su substrato solido o liquido. Senza dimenticare che anche il floating system è un sistema a ciclo chiuso, senza emissioni nell'ambiente e nella soluzione circolante del suolo".

Le prove in corso sono realizzate in collaborazione con il Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco di Torino, con cui la docente collabora da molti anni in merito alla qualità aromatica delle specie officinali; il prodotto raccolto sarà infatti analizzato proprio per il profilo aromatico sia dopo essiccazione sia dopo deumidificazione, poiché la massimizzazione della resa non deve tuttavia compromettere la qualità del gusto.

"Stiamo lavorando sul basilico poiché è noto che in Italia la domanda sia significativamente superiore all'offerta - continua Nicola - Adesso vogliamo capire e comprendere quale sia il processo di produzione standardizzato ed economicamente sostenibile per ottenere un basilico di qualità".



Il gruppo di ricerca farà anche un'analisi dei costi/benefici per capire come cambiano i costi e la qualità del prodotto ogni volta che si inizia un nuovo ciclo di trapianto rispetto alla possibilità di sfruttare 2-3 tagli, partendo sempre dallo stesso cubetto. "Saggeremo anche densità di impianto inferiori e altre ottimizzazioni".

Semi, piantine e alveolati provengono dai Vivai Ricca Sebastiano di Fraz. Ceretto – Carignano (TO) di Sebastiano Ricca, che da sempre ha creduto nella ricerca e innovazione nel settore orticolo, in cui vi opera dagli anni '60. Il vivaista collabora con il gruppo di ricerca della prof.ssa Nicola da moltissimi anni per fornire le migliori piante da trapianto, cercando di soddisfare le esigenze dei sistemi colturali fuori suolo.



Il dott. Pietro Benedetti, tirocinante in Tecniche idroponiche, riferisce: "Il trapianto è stato realizzato il 17 maggio e, nello stesso giorno, è iniziata la fertirrigazione con la soluzione nutritiva, di cui abbiamo iniziato subito a prendere i dati di pH, conducibilità elettrica e temperatura, ogni 3 giorni la soluzione veniva rabboccata e le piante erano pronte per la raccolta il 5 giugno. Sono state impiegate circa 3000 piante per metro quadrato e abbiamo avuto una resa media di 3,6 kg/m2, per un consumo idrico totale medio di ca 20 L/kg di prodotto".

Per l'aerazione della soluzione nutritiva impiegata, il team di ricerca ha utilizzato ali gocciolanti che insufflano aria direttamente nella soluzione nutritiva risparmiando così sui costi dell'ossigenazione, ma questo è solo uno dei tanti accorgimenti tecnici che sono stati adottati per massimizzare la resa e la qualità!

Contatti:
Silvana Nicola

Università degli Studi di Torino, DiSAFA, Gruppo Orticoltura e Colture Officinali
Largo Paolo Braccini 2
10095 Grugliasco (TO)
Email: silvana.nicola@unito.it