Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Uva da tavola: dal profilo fenolico a una raccolta strategica

L'Italia è uno dei principali produttori di uva da tavola, la cui produzione è concentrata nelle regioni meridionali trattandosi di un frutto che ha bisogno di un clima caldo-arido, con una piovosità intorno ai 600 mm/anno, per lo più concentrata nei mesi invernali-primaverili, e con delle temperature che raramente possano raggiungere livelli prossimi allo 0°C. Come tante altri frutti, anche l'uva ha proprietà antiossidanti e composti nutraceutici che fanno bene alla salute.

I ricercatori del Disafa dell'Università di Torino hanno determinato il profilo fenolico dell'uva da tavola cv. Italia durante la maturazione che dipende dal momento di raccolta e dall'eterogeneità delle bacche.



"I risultati - spiegano i ricercatori - hanno mostrato che questa cultivar è ricca di composti fenolici con proprietà salutistiche, soprattutto a inizio raccolta il livello di fenoli totali è 341 e 178 mg/kg di bacca rispettivamente nella buccia e nella polpa. L'acido caftarico è risultato il composto più abbondante nella buccia (28,95-51,93 mg/kg), mentre il contenuto di p-cumaril-glucoside è risultato il più elevato nella polpa (6,39-17,18 mg /kg)".

Bassi livelli di resveratrolo (0,11-0,29 mg/kg) sono invece stati trovati nella buccia dopo 14 giorni dall'inizio della raccolta. La metodologia della superficie di risposta (RSM) è stata utilizzata per modellare l'evoluzione dei composti fenolici nelle bacche durante la maturazione. I modelli di regressione sono stati estremamente significativi per acido protocatecuico, catechina, epicatechina e t-resveratrolo nella buccia, e per gli acidi idrossicinnamici totali nella polpa.

Questa modellazione potrebbe essere uno strumento che consentirebbe un migliore utilizzo del momento di massimo accumulo dei composti fenolici in vigneto selezionando il momento di raccolta più ottimale. Una strategia di raccolta adeguata potrebbe essere attuata per avere un prodotto con un contenuto di composti fenolici bioattivi specifici in base alla preferenza dei consumatori, promuovendo così il concetto di qualità promotrice di salute delle uve da tavola consumate fresche sia tal quali sia in macedonie di IV gamma.

Fonte: Belviso S., Torchio F., Novello V., Giacosa S., de Palma L., Río Segade S., Gerbi V., Rolle L., 'Modeling of the evolution of phenolic compounds in berries of "Italia" table grape cultivar using response surface methodology', 2017, Journal of Food Composition and Analysis, Vol. 62, pag. 14-22.