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Donato Antonacci (CREA): anche la ricerca sull'uva da tavola puo' rispondere al cambiamento climatico

Condurre programmi di miglioramento genetico sui territori stessi di coltivazione dell'uva da tavola può incrementare la possibilità di trovare nuove varietà adatte alle nuove condizioni climatiche, i cui effetti sono tristemente evidenti negli ultimi giorni.


Donato Antonacci

Questa la posizione del direttore della sede di Turi (BA) del centro per la viticoltura del CREA, dott. Donato Antonacci, tra i massimi esperti nel settore del miglioramento genetico nell'uva da tavola.



"Non si tratta soltanto lavorare alla selezione di uve senza semi. Uno degli elementi importanti di un processo di miglioramento genetico è anche quello di rispondere alle mutate condizioni ambientali. Per esempio individuando cultivar più resistenti a determinate fitopatie, o in grado di reggere meglio a maggiori tassi di umidità", sottolinea Antonacci.



Secondo il ricercatore, quando un vigneto finisce allagato dalla troppa pioggia, bastano due ore perché la muffa grigia possa superare la barriera dell'acino. "Dobbiamo arrenderci all'evidenza che il clima si stia tropicalizzando. I problemi avuti quest'anno si erano già verificati nel 2014. La loro frequenza è dunque preoccupante".

I campi prova
Dislocati tra il centro sperimentale di Turi, in provincia di Bari, e in altri areali, i ricercatori conducono attualmente ben 11 ettari di campi sperimentali. Qui sono in fase di valutazione avanzata 500 individui derivanti da 10.000 semenzali. Di questi individui, 91 appaiono promettenti e 10 sono già varietà siglate, ancora da depositare.



"Nella nostra ricerca stiamo valutando diversi fattori, tra cui la produttività, in quanto dobbiamo ragionare anche in un'ottica di ottimizzazione dei costi in base ai ricavi ottenibili. Uno degli aspetti più importanti consiste nella giusta selezione dei progenitori per le uve da ibridare".



"Ci interessa sicuramente il carattere della apirenia (assenza di seme), sul quale disponiamo di marcatori molecolari che, pur semplificando il processo di selezione, non in grado però di dirci a priori quale grado di apirenia troveremo a seguito degli incroci".

Clicca sul tasto play per una videointervista a Donato Antonacci


Il CREA sta lavorando da molti anni sul miglioramento genetico dell'uva da tavola. Uno dei risultati di maggior rilievo è stata la determinazione della mappa genomica delle varianti strutturali su 4 varietà di uva da tavola rispetto a Pinot Nero.

Donato Antonacci conclude: "Il nostro lavoro consiste nell'aiutare la Natura manifestarsi".

Contatti:
CREA-UTV

Via Casamassima, 148
Tel.: +39 080 8915711
Tel.: +39 080 8916367
Fax: +39 080 4512925
70010 Turi (BA) - Italia
Email: donato.antonacci@crea.gov.it
Email2: utv@crea.gov.it
Web: www.crea.gov.it