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Il Mal bianco della fragola e' stato vinto grazie all'ozono

Il produttore Silvano Benedetti (località Teaio – Segonzano, in provincia di Trento) ha iniziato a produrre fragola in fuori suolo sin dagli anni '90 cercando, nel corso della sua attività imprenditoriale, di andare nella direzione della sostenibilità ambientale, dando così una risposta positiva alle richieste del mercato in termini di sicurezza alimentare e qualità del suo prodotto.


Silvano Benedetti

La produzione della fragola in coltura protetta (tunnel) è, da alcuni anni a questa parte, sottoposta a pesanti attacchi dall'agente del mal bianco, il fungo Podosphaera aphanis che si sta confermando come una vera e propria emergenza da affrontare per tutto il corso della stagione produttiva.

La distribuzione degli agrofarmaci utilizzati nel corso della campagna di difesa fitosanitaria effettuata mediante l'impiego di un atomizzatore dotato di convogliatore (nella foto qui a destra), in grado di sviluppare una gittata di 12–15 metri, sufficiente a raggiungere la vegetazione delle piante sin nel centro dei tunnel, che hanno mediamente una lunghezza di trenta metri.

Per la coltura della fragola rifiorente nel corso del ciclo estivo-autunnale, la difesa contro l'oidio con agrofarmaci di sintesi inizia già all'inizio della fioritura (fine maggio) per proseguire a cadenza settimanale sino alla conclusione della fare produttiva, che può arrivare a fine settembre/inizio ottobre.

Si tratta quindi di un calendario molto impegnativo, con oltre 15 interventi; inoltre, comporta la scelta dei principi nei riguardi del rispetto del tempo di carenza e delle possibili insorgenze di ceppi resistenti.


Impianto nebulizzante.

Il Sig. Benedetti, dopo aver appreso dagli organi di stampa della possibilità di poter combattere le malattie della fragola mediante l'impiego dell'ozono, ha deciso di rivolgersi alla società MET la quale, in collaborazione con uno staff tecnico di agronomi coordinato dal dott. Stefano Poppi, ha fornito all'azienda tutte le dotazioni necessarie per l'allestimento delle strutture nebulizzanti (il Micro 28 della ditta SCOVA) e per la produzione in loco della soluzione idrica ad azione fungicida (acqua con ozono disciolto) con il modello MOW della MET.


Nebulizzazione.

L'importanza strategica dell'ossigeno attivato (ozono) risiede nel fatto che esso, dopo aver svolto la sua azione sanificante grazie alla sua attività ossidante e antimicrobica, viene trasformato, nell'arco di pochi minuti, in ossigeno atmosferico. L'ossigeno attivato pertanto non lascia residui né nell'ambiente, né sugli agroalimenti.

L'ozonoterapia su fragola ha interessato una superficie di 5.000 mq, investiti a cultivar californiana "Portola" In un punto centrale dell'azienda è stato collocato il generatore di acqua ozonizzata, alimentato direttamente dalla pompa sommersa del pozzo aziendale con una portata di acqua di 70 litri al minuto.


Postazione del generatore di ozono.

Tramite un collettore vengono alimentate le ali irroranti posizionate sotto i tunnel, dotate di nebulizzatori a 4 vie da lt 28/ ora: essi sono installati su tubazioni in politene del diametro di mm 16, con un sesto di 2,5 x 2,5 mt, e lavorano alla pressione di esercizio 3,5 bar (vedi foto "Nebulizzatori a 4 vie").


Nebulizzatori a 4 vie.

E' possibile dotare il generatore anche di una lancia per applicazioni manuali, con la quale si può facilmente raggiungere ogni punto delle serre: si ottiene così la possibilità di intervenire nelle zone non eventualmente raggiunte dalla nebulizzazione sanificante.

Il procedimento
La concentrazione dell'ozono disciolto in acqua viene controllata periodicamente prelevando alcuni campioni in più punti dell'impianto, iniziando dal generatore tramite apposito rubinetto, per completare i prelievi nei punti di erogazione (fogger). La concentrazione varia in modo decrescente man mano che ci si allontana dal punto di produzione, passando da 4/4,5 ppm per arrivare a 0,7/0,9 ppm nei punti di erogazione.

I trattamenti con ozono, per il periodo giugno/luglio sono stati effettuati ogni 2-3 giorni, per una durata di 3 minuti per settore, apportando circa 200 litri di acqua (settore di 800 mq), per poi passare a turni più lunghi (di 4–5 giorni) nel mese di agosto, associati d un aumento della durata della nebulizzazione sino a 5 minuti, con volumi di circa 350 litri di acqua per settore.

Grazie all'ozono è stato possibile ridurre drasticamente il numero dei trattamenti con fungicidi di sintesi a soli due irrorazioni (28/7 e 12/8) con il principio attivo "bupirimate" con un risparmio di 12-13 trattamenti chimici.

Un settore delle serre (il numero 5, di 800 mq) è stato difeso, sin dall'inizio, con la sola nebulizzazione di acqua ozonizzata, ottenendo risultati più che positivi per il contenimento del mal bianco, con la prospettiva quindi di poter abbandonare definitivamente il ricorso alle molecole di sintesi, ottenendo importanti vantaggi per l'ambiente la sicurezza alimentare.

Il Sig. Benedetti ha poi riscontrato un sensibile miglioramento estetico delle sue fragole, che risultano essere più consistenti, più brillanti e con una shelf life prolungata in quanto "decontaminate" da tutte le muffe saprofitarie.

MET Srl vi invita a saperne di più nell'occasione di Macfrut 2016, dove l'azienda espone in Pad. B5 - Stand 052.

Per maggiori informazioni:
MET Srl
Via Palazzetti, 26
40068 San Lazzaro di Savena (BO)
Tel.: (+39) 051 4999838
Fax: (+39) 051 4999840
Email: info@o3met.com
Web: www.o3met.com
Data di pubblicazione: