Grande incertezza per l'export italiano di drupacee, kiwi e uva da tavola in Canada
La materia del contendere, nel caso di drupacee e kiwi, è rappresentata dalla tignoletta dell'uva o della vite (Lobesia botrana), di cui pare però non siano emerse rilevazioni in alcun carico di frutta spedito dall'Italia. Dal mese di luglio 2016, tuttavia, il Canada ha richiesto al nostro paese nuove misure preventive per scongiurare il rischio di diffusione della tignoletta; misure che risultano di ardua applicazione, come la fumigazione, o nuove procedure documentali da parte dei Servizi fitosanitari o la definizione di zone indenni dalla Lobesia botrana (che al momento non esistono).
Secondo fonti autorevoli, il Ministero delle Politiche Agricole sta lavorando alacremente a una soluzione, che si confida di poter raggiungere in tempo utile per la prossima campagna del kiwi; più difficile invece che possa intervenire con riguardo all'export di susine. .
Fortunatamente, al momento nulla cambia invece per le spedizioni di mele, pere e agrumi italiani verso il Canada.
Quello che rimane per ora senza risposta è quale motivazione abbia determinato questa nuova, delicata, fase interlocutoria tra l'Italia e il Canada.Il clima è comunque di grande incertezza.