Frutta invernale: l'annata 2015/16 è stata discreta per le pere, un po' meno per i kiwi ma, nel complesso, il consorzio Origine Group può guardare con soddisfazione al proprio primo anno di attività. "Sia sul fronte delle pere sia su quello del kiwi - spiega Ilenio Bastoni, presidente di Origine Group - è stata premiata la qualità. Chi è riuscito ad avere buoni calibri e una qualità buona, ha avuto soddisfazione. Certo, non sempre è stato possibile, anche per via dell'andamento meteo".
Il packaging dei kiwi commercializzato da Origine Group con il marchio Sweeki.
Origine va ad aggregare il prodotto pera sotto il marchio "Pera Italia"; il kiwi con il brand "Sweeki". Il prodotto è gestito dai singoli soci, la responsabilità è dei singoli, tutto fa capo all'impresa aderente al gruppo. I vantaggi si hanno in quanto, specie per l'Oltremare e per l'estero in Europa, la commercializzazione avviene in maniera aggregata. Per l'estero il prodotto parte con un imballo ad hoc, in quanto è là che si ottiene il maggior valore aggiunto. Per il mercato interno esistono sempre strategie comuni e aggregazione di prodotto, però in genere i soci confezionano con il proprio imballaggio.
Per le pere, liquidazioni discrete per il prodotto di qualità
Non sono state create strutture di secondo o terzo livello: Origine ha lavorato grazie ai dipendenti già in forza nelle singole aziende, facendo squadra e minimizzando i costi, in modo da riversare sui produttori tutti i centesimi in più (al kg) che l'aggregazione ha portato. Ora che Origine "ci ha preso gusto", non ha certo intenzione di fermarsi. "Dalla prossima stagione - precisa Bastoni (nella foto a fianco) - ci sarà una promozione delle pere Igp Abate in Francia, un mercato dove i consumatori sono abbastanza attenti ai marchi di tutela. In Spagna andremo a valorizzare il kiwi, non solo il verde ma anche il giallo".
Pallet di kiwi Sweeki.
Il presidente rivela poi a FreshPlaza che dal prossimo autunno saranno messi a dimora nel complesso del Consorzio 30 ettari di kiwi rosso, prodotto che rappresenta una innovazione importante. "Per quanto riguarda i kiwi - aggiunge Alberto Garbuglia, consigliere delegato (nella foto a fianco) - è nei nostri obiettivi la crescita importante del prodotto a marchio, almeno 100 container di vendita, sui mercati asiatici". Il Medio Oriente rappresenta un altro sbocco importante per la frutta invernale di Origine."Su pere e kiwi - continua Bastoni - nel primo anno di attività del consorzio abbiamo gestito un volume di 220 mila tonnellate di prodotto. Per le pere le quantità hanno toccato le 85 mila tonnellate, e per il kiwi le 135 mila tonnellate. Un volume che è andato oltre le aspettative e che motiva la soddisfazione dei soci del consorzio che nell'aggregazione hanno potuto cogliere l'efficacia di alcune azioni, la cui finalità è la salvaguardia del reddito degli agricoltori".
Origine Group è un organismo consortile nato dall'alleanza strategica tra nove realtà del settore: Afe, Apofruit, FruttaC2, Granfrutta Zani, Kiwi Uno, OP Kiwi Sole, Pempacorer, Salvi-Unacoa, Spreafico. Come anche altre strutture simili si propongono in questi casi, anche Origine Group "è aperto a confronti, collaborazioni e nuovi partner che ne condividano i principi fondanti e i metodi operativi".
"Origine - conclude Bastoni - è un modello aggregativo trasparente, efficiente e flessibile in cui si sono identificate le imprese che guardano alla dimensione mondiale valorizzando la produzione locale. Un aspetto tutt'altro che secondario dell'attività del gruppo è che le azioni condotte in consorzio hanno registrato costi molto ridotti, ossia circa un millesimo di euro di incidenza al kg. Dunque abbiamo generato valore, a fronte di un costo minimo".
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